Oro, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Reazione debole dei trader alle tariffe

Poco prima dell’apertura della sessione regolare, i prezzi dell’oro sono in calo. Martedì a inizio giornata il mercato è sotto pressione; gli investitori infatti hanno trasferito denaro nel dollaro americano, dopo che gli USA hanno imposto un nuovo round di dazi sulle importazioni cinesi. Lunedì il presidente Trump ha dichiarato che imporrà dazi del 10% sulle importazioni dalla Cina, per un valore di circa $ 200 miliardi, a partire dal 24 settembre.

Trump ha anche affermato che se la Cina intraprenderà azioni di rappresaglia contro gli agricoltori o le industrie statunitensi, “si passerà immediatamente alla terza fase, che è di circa $ 267 miliardi di importazioni aggiuntive”. Nonostante la minaccia di Trump, l’attenzione si sposterà sulla risposta della Cina all’annuncio. La maggior parte degli analisti si aspetta che la Cina tenti di interrompere la catena di fornitura di componenti per dispositivi tecnologici verso gli Stati Uniti, obiettivo scontato, e anche le materie prime utilizzate per realizzare determinati dispositivi. Inoltre, il paese potrebbe addirittura annunciare l’annullamento delle trattative commerciali.

Alle ore 10:16, su Comex, i future sull’oro con scadenza a dicembre si attestano a $ 1203,40, in calo di $ 2,40 (-0,21%).

Previsioni

L’oro potrebbe essere sotto pressione all’inizio di lunedì, ma non stiamo assistendo a un attacco aggressivo. Ciò suggerisce che le notizie riguardo i dazi potrebbero essere già state prezzate sul mercato. Inoltre, non stiamo realmente assistendo all’abbandono dagli asset a rischio elevato: i titoli azionari statunitensi sono in rialzo dopo il recupero dalle perdite registrate a inizio sessione. Inoltre, anche la coppia USD/JPY si muove in rialzo, a ulteriore riprova del fatto che gli investitori non sono troppo scossi dalle notizie sui dazi.

Se oggi le tariffe commerciali diventeranno una questione irrilevante, allora gli investitori sposteranno la loro attenzione sulla direzione dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi. Se i rendimenti aumentano, allora sarà un altro segno che gli investitori non stanno cercando protezione dall’incertezza che ci si aspetterebbe da un marcato surriscaldamento dei rapporti commerciali. Potrebbe anche indicare che gli investitori stanno già anticipando il previsto rialzo dei tassi di 25 punti base della Fed della prossima settimana. Da un punto di vista tecnico, l’area di resistenza chiave rimane quella compresa fra il livello 50% a $ 1205,90 e il livello 61,8% a $ 1215,10. Se i trader rinunciano a spingere in rialzo, i prezzi potrebbero arretrare nella zona di ritracciamento a breve termine $ 1193,90 – $ 1187,60.