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Oro, analisi fondamentale giornaliera – La FED non smuove il mercato

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Jun 14, 2018, 08:00 UTC

La Federal Reserve alza i tassi al 2% all'unanimità e dice di aver contenuto i rischi di inflazione; l'oro non subisce variazione alcuna

Oro, analisi fondamentale giornaliera – La FED non smuove il mercato

La Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto e ha segnalato che nel 2018 sono previsti altri due aumenti, in quanto i responsabili delle politiche monetarie hanno espresso una valutazione rialzista sull’economia degli Stati Uniti, a fronte dell’accelerazione della crescita e della rapida creazione di posti di lavoro.

“Il Comitato si aspetta che ulteriori aumenti graduali nella fascia obiettivo per il tasso dei fondi federali saranno coerenti con l’ espansione sostenuta dell’attività economica , dalle forti condizioni del mercato del lavoro e dall’inflazione vicina all’obiettivo simmetrico a medio termine del 2%” questo quanto dichiarato dalla Fed in un comunicato, nel quale viene aggiunto che i rischi per la prospettiva erano approssimativamente equilibrati.

Il dollaro inizialmente è salito rispetto all’euro, ma poi è tornato ad essere venduto nelle contrattazioni pomeridiane di New York, perdendo lo 0,4 % contro l’Euro. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono ora più alti, con il rendimento dei titoli di Stato USA a 10 anni in rialzo di 3 punti base al 2,98%.

Anche l’oro dopo essere calato di poco, seguendo il movimento del dollaro, si è poi ripreso chiudendo la giornata di ieri al rialzo e scambiando stamani durante la seduta europea a 1306 dollari l’oncia in rialzo dello 0,3% circa.

Sul metallo giallo però pesano altre problematiche che esulano dalla politica monetaria. Il mese scorso infatti è stato registrato il numero più basso di nuovi investitori in oro da maggio 2014, secondo gli ultimi dati di BullionVault. In caduta del 27,7% rispetto alla media dei dodici mesi precedenti, il numero di utenti del primo mercato online al mondo di oro, argento e platino equivale al 57,2% della media dei dati mensili degli ultimi cinque anni.

I dati di BullionVault trovano conferma nelle rilevazioni di Google Trends, che mostrano il numero di ricerche mensili dei termini relativi al acquisto di oro è al minimo da luglio 2007, data in cui eravamo alla vigilia della crisi finanziaria. Il Gold Investor Index – un’indice unico della fiducia dei mercati occidentali dell’oro, calcolato unicamente attraverso l’attività di trading su BullionVault – è diminuito al 52.4 a maggio, dal 52.5 di aprile.

Previsioni

Gli analisti e gli operatori di mercato ritengono ormai mantenuta la soglia psicologica dei 1300 dollari l’oncia e guardano a questa come area di forte supporto. I prezzi potrebbero spingersi nuovamente verso la parte alta del range laterale fino ai 1360 dove incontreranno la consueta forte resistenza. Sempre più investitori ritengono che il prossimo rally dell’oro sarà dovuto ad un crollo imminente dell’azionario. Quanto detto non trova però conferme nell’attuale andamento di Wall Street e nei dati positivi dell’economia a stelle e strisce.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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