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Metalli Preziosi, Analisi Fondamentale post dato – Il PIL trimestrale USA rispetta le attese

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: Jul 27, 2018, 13:05 UTC

I metalli preziosi recuperano dai nuovi minimi fatti registrare questa mattina grazie ad una lettura del PIL americano non del tutto convincente

Metalli Preziosi, Analisi Fondamentale post dato – Il PIL trimestrale USA rispetta le attese

Recuperano terreno oro, argento e platino dopo la pubblicazione del Prodotto Interno Lordo trimestrale degli Stati Uniti, che ha rispettato le attese aumentando ad un tasso del 4,1% in rialzo del 2,2% rispetto al primo trimestre. Il dato ha confermato le stime secondo cui l’economia americana sta attraversando un periodo di crescita; la prossima rilevazione sulle stime del PIL si avrà il 29 Agosto.

Il dollaro è sceso ed i titoli del Tesoro hanno aumentato i guadagni dopo che i dati hanno mostrato che l’economia americana si è espansa a un ritmo leggermente inferiore alle aspettative degli economisti nel secondo trimestre. I futures azionari americani hanno ridotto i guadagni. Le aspettative sul dato erano probabilmente maggiori rispetto a quanto visto e gli operatori di mercato hanno venduto la notizia; le vendite di dollari americani hanno permesso così ai metalli preziosi, che hanno registrato grosse perdite nelle prime ore della sessione europea, di riguadagnare nuovamente terreno. L’oro aveva toccato il suo minimo poco meno di tre ore fa a 1216 dollari l’oncia, con 1211 che è invece il prezzo minimo in 52 settimane di scambi; questo dato lascia ben capire il momento bearish dell’oro.

Ole Hansen, responsabile della strategia sulle materie prime presso Saxo Bank, vede in vero una forte correlazione fra oro e yuan; la moneta cinese sta subendo parecchio lo stallo della guerra commerciale fra USA e Cina.

La Previsione di Saxo Bank

L’incertezza che circonda la guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina ha spinto al ribasso il prezzo dell’oro, invece che più in alto, come accadrebbe normalmente in periodi di accresciuto rischio geopolitico. Ciò è dovuto alla stretta correlazione tra l’oro e lo yuan cinese, che è rimasto stabile negli ultimi mesi. Il governo cinese ha permesso alla moneta cinese di indebolirsi per controbilanciare il freno alla crescita cinese causato dalle tariffe statunitensi su beni di miliardi di dollari. Inoltre, anche i segnali di rialzo di un nuovo ciclo di allentamento monetario hanno pesato sulla valuta. Soprattutto dopo l’annuncio di lunedì delle riduzioni delle tasse e dei progetti infrastrutturali e dopo che la PBoC Mercoledì ha affermato che un requisito patrimoniale per alcune banche sarebbe stato facilitato al fine di supportare il prestito. Dai loro rispettivi massimi di Aprile, lo yuan è diminuito dell’8%, mentre l’oro ha perso il 9,3%.

Nella settimana fino al 17 luglio, il crollo dell’oro a un minimo di un anno ha contribuito a innescare un’altra ondata di forti vendite allo scoperto da parte dei fondi. La rete netta ha raggiunto i 22.000 lotti, poco meno del record di 24.000 lotti registrato a dicembre 2015. A quel punto, questa visione al ribasso è stata raggiunta poco prima che il primo rialzo dei tassi negli Stati Uniti segnalasse un punto basso da dove l’oro si è fortemente radunato. L’attuale lordo-corto di 132.000 lotti non è mai stato visto più grande e ha lasciato l’oro in una posizione molto migliore per reagire alle notizie favorevoli ai prezzi.

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Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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