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La Fede Perde l’Opportunità di Aumentare i Tassi: Si Profila Un Clima di incertezza Ancora Maggiore

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Sep 19, 2015, 14:46 UTC

Venerdì assistiamo a un ritorno della volatilità; gli investitori, infatti, continuano a reagire alla decisione della Fed di lasciare i tassi di interesse

La Fede Perde l’Opportunità di Aumentare i Tassi: Si Profila Un Clima di incertezza Ancora Maggiore

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Venerdì assistiamo a un ritorno della volatilità; gli investitori, infatti, continuano a reagire alla decisione della Fed di lasciare i tassi di interesse di riferimento invariati vicino allo zero. Nel corso della conferenza stampa che ha seguito il rilascio dell’annuncio della Fed, il presidente Janet Yellen ha sostenuto che dietro la decisione della Fed si sono i timori riguardo l’inflazione, la Cina e i mercati finanziari.

Le dichiarazioni accomodanti potrebbero aver alimentato la confusione perché ora gli investitori devono decidere se, in base al tono dell’annuncio, la Fed sia intenzionata ad aumentare i tassi a ottobre, dicembre, o rimandare al prossimo anno.

Possiamo probabilmente escludere ottobre, perché in quell’occasione non è prevista una conferenza stampa, mentre l’eventuale aumento a dicembre potrebbe avvenire con una probabilità del 50%. I trader continueranno a rivolgere lo sguardo i dati sull’occupazione e sull’inflazione al consumo negli Usa.

Mercato del lavoro e inflazione non sono i soli problemi che potrebbero impedire un aumento dei tassi a fine 2015. Il calo dei prezzi del petrolio potrebbe facilmente frenare l’inflazione. Inoltre, la Fed non ha nessun controllo sull’economia e sui mercati azionari cinesi, perciò anche questo potrebbe continuare ad a essere un problema, nel caso in cui l’economia del paese asiatico dovesse andare incontro a una recessione o le borse crollare.

Le coppie EUR/USD e GBP/USD, e il mercato dei future Comex sull’oro con scadenza a dicembre si comportano come se gli investitori credano che la Fed abbia perso un’ottima opportunità per alzare i tassi. Ora, eventuali incrementi futuri si faranno più incerti, e questo porterà a un aumento della volatilità su questi mercati a causa di massicci aggiustamenti di posizione.

Giovedì, immediatamente dopo il rilascio dell’annuncio accomodante della Fed che ha spinto gli investitori a chiudere le proprie posizioni long, il biglietto verde è stato messo sotto pressione.

La pressione di vendita sul dollaro. Usa è continuata anche venerdì all’aperture dei mercati forex in Europa e Gb; molti trader, comunque, hanno approfittato del forte rialzo di euro e sterlina, effettuando le prese di beneficio in vista del fine settimana. L’azione del prezzo suggerisce che gli investitori gli investitori hanno intenzione di prendersi del tempo nel fine settimana, per decifrare il messaggio della. Fed. Credo perciò quello che abbiamo visto giovedì e venerdì sia solo un assaggio di ciò che potrebbe avvenire entro fine anno.

Il barile si è mosso in netto ribasso sotto le prese di beneficio in vista del fine settimana e dopo la forte chiusura di mercoledì, in rialzo del 6%, in scia alla pubblicazione di una rapporto sulle scorte che ha colto di sorpresa i trader con una contrazione. L’andamento del prezzo lascia intendere che secondo i trader le notizie rialziste sono solo transitorie e che, dopo due settimanale di consolidamento, il trend ribassista si appresta a tornare.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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