Gas Naturale Analisi Fondamentale per il 18 Gennaio 2017 Previsioni

Nella giornata di martedì i future sul gas naturale hanno battuto in ritirata dai massimi in due settimane – nonostante le previsioni indichino un abbassamento delle temperature per la fine di gennaio.

I future sul gas naturale con scadenza a marzo hanno chiuso a 3,405 $, in ribasso di 0,053 $ (-1,53%).

Ancora una volta a controllare l’azione di prezzo è stata la combinazione fra fattori tecnici e fondamentali. Da un punto di vista tecnico, il mercato ha incontrato resistenza in seguito al test di una zona di ritracciamento di breve termine a $ 3,469-$ 3,554, corrispondente ai livelli 50% e 61,8% dell’ultima rottura ribassista da 3,828 $ a 3,110 $.

Questa zona fungerà da resistenza fino alla sua violazione, peraltro improbabile fintanto che, a gennaio o inizio febbraio, le temperature non si abbasseranno. La netta rottura di 3,554 $ potrebbe favorire un’impennata fino a 3,685 $. Sul fronte ribassista, invece, a fungere da supporto è la zona 3,296 $-3,170 $.

Rivolgendo lo sguardo ai fondamentali, invece, avremo a che fare con il rapporto settimanale sulle scorte e con le previsioni meteo. Il rapporto sulle scorte di questa settimana dovrebbe segnalare – in riferimento alla settimana conclusasi il 13 gennaio – un prelievo di circa 225 miliardi di piedi cubi, a fronte del prelievo pari a 151 miliardi di piedi cubi della scorsa settimana, dei 178 miliardi di piedi cubi di un anno fa e dei 170 miliardi che rappresentano la media degli ultimi cinque anni.

Secondo i dati dell’agenzia di informazione sull’energia USA, il gas naturale in stoccaggio ammonterebbe attualmente a 3160 miliardi di piedi cubi, il 10,3% al di sotto dei livelli di un anno fa e quasi lo 0,1% al di sotto della media degli ultimi cinque anni in questo stesso periodo dell’anno.

Attualmente Natgasweather.com prevede un calo della domanda di gas nei prossimi sette giorni. In base all’azione di prezzo, sembra che gli investitori abbiano già puntato su un rapporto rialzista come avevamo già visto a inizio gennaio; gli investitori sono piuttosto diffidenti all’idea di spingere il mercato troppo in anticipo rispetto alle previsioni.