EUR/USD Analisi Fondamentale per il 19 Gennaio 2017 Previsioni

Ieri finalmente abbiamo visto il dollaro recuperare parte delle energie in scia ai dati economici positivi e al cambiamento di alcuni fondamentali avvenuto nel corso della giornata. La ripresa del dollaro USA era prevista da tempo; in effetti siamo sempre stati convinti che prima o poi sarebbe tornato in forze. Ora, però, staremo a vedere come se la passerà da qui in avanti e se questo movimento è destinato a continuare per diventare un forte trend o se si tratterà solo di una breve correzione all’interno della fase di stanchezza del dollaro che abbiamo osservato nelle ultime due settimane. In vista dell’insediamento di Trump di domani, ci sono tutte le premesse per un interessante periodo di trading.

Ieri il dollaro è rimasto piuttosto in sordina per gran parte della sessione asiatica e di Londra, anche se, con la coppia EUR/USD incapace di estendere il rialzo dopo aver trafitto quota 1,0700, qualcosa sembrava bollire in pentola. Incapace di progredire ulteriormente, il mercato è rimasto in attesa dei dati economici per poter avanzare ancora. Dagli Stati Uniti sono quindi giunti in soccorso i dati sull’indice dei prezzi al consumo, in linea con le aspettative, utili a ridare un po’ di forza al dollaro, energia che si è però dissipata nella volatilità del mercato. A cambiare le carte in tavola è stato il discorso del presidente della Fed Janet Yellen, la quale ha messo in chiaro che i dati economici sono in linea con gli obiettivi della Federale Reserve e che, continuando su questa linea nei prossimi mesi, assisteremo ben presto a un ulteriore incremento dei tassi. L’attenzione si è spostata decisamente verso l’innalzamento di tassi da parte della Fed, a tutto vantaggio del dollaro USA. La coppia EUR/USD si è quindi mossa in direzione di 1,0620 dove si attesta nel momento in cui scrivo. Ritengo che il dollaro continuerà su questo tono tenendo sotto pressione la coppia forex.

Nel resto della giornata di oggi avremo l’annuncio sui tassi della BCE e la successiva conferenza stampa, ma non prevediamo interventi sui tassi nè cambiamenti di alcun genere. La Banca centrale europea potrebbe però enumerare gli obiettivi da conseguire e quelli invece raggiunti. Dagli Stati Uniti avremo invece i dati sull’indice Philly Fed e sulle richieste di sussidi disoccupazione che dovrebbero garantire una buona volatilità, con un’ulteriore possibile estensione della forza del dollaro nel corso della giornata.