Manca poco alla consueta riunione della BCE dove gli analisti non si aspettano fuochi d’artificio sull’euro dollaro considerando che ci si aspetta che i funzionari non cambino il percorso attuale di politica monetaria.
Il prezzo dell’euro dollaro è sceso oltre lo 0,8% in attesa della decisione dei tassi di interesse e della riunione della BCE che non dovrebbe dare sorprese a differenza di quanto accaduto nella controparte statunitense (tapering e aumento tasso di interesse di 25 punti). Nell’ultimo periodo il fiber è il cross in termini fondamentali più tradato dato gli eventi macroeconomici influenzeranno l’andamento del fiber; da non dimenticare l’ultimo aggiornamento del PIL degli Stati Uniti del terzo trimestre. Probabilmente i trader guarderanno altrove in questo periodo per non incorrere a “problemi”.
Il rilascio del PIL degli Stati Uniti del terzo trimestre potrebbe creare molte speculazioni, ma in vista soprattutto della decisione sui tassi del FOMC calendarizzata fra meno di una settimana, questo può creare i presupposti per un aumento della volatilità. Per dovere di cronaca, le aspettative sui tassi di interesse USA vedono un aumento di oltre i 50 punti base dei prezzi fino al 2022.
Altra “riunione decisiva” quella di oggi della BCE che dovrebbe anticipare quella di dicembre, la quale è considerata la più importante visto che si decideranno le prospettive economiche e politica monetaria del 2022. Ritornando ad oggi, questa volta rispetto all’ultima riunione come sfondo è presente un peggioramento delle prospettive nel rapporto crescita-inflazione.
“La Bce si trova sempre più tra l’incudine e il martello, poiché l’economia della zona euro attraversa un periodo di indebolimento, mentre l’inflazione è a un livello record e la pressione sui prezzi sta aumentando”. Sono queste le parole dell’economista seniore di Generali Investments Martin Wolburg, il quale sostiene che lo scenario “da riccioli d’oro” della Banca Centrale degli ultimi 10 anni, con inflazione bassa (e al di sotto dell’obiettivo del 2%) che giustificava questo tipo di politica economica ormai è giunta alla fine.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota esattamente 1,16 ed è ben visibile la bassa volatilità in vista della decisione dei tassi e della riunione della BCE.
Dal punto di vista operativo persiste il momentum rialzista di breve periodo che potrebbe portare l’euro dollaro nei pressi del prezzo psicologico 1,17 e dell’area di demand. Per le prospettive di medio termine occorre attendere il post riunione BCE.
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Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari.