EUR/USD Sotto il Supporto di 1,20: Riprende l’Inversione di Tendenza?

Il cambio EUR/USD non ha vissuto una seduta particolarmente movimentata nella giornata di ieri, portandosi in serata intorno al livello di 1,2015. Stamattina, alle ore 10:00 il cambio EUR/USD si mostra invece in più netto calo a 1,1993 mentre l’indice del dollaro statunitense ha superato i 91,3 punti, ancora in rialzo.

Il rally dell’ultima settimana può quindi considerarsi oramai esaurito?

Previsioni sul cambio EUR/USD

Nella giornata di ieri si è completato il declino che ha portato il cambio EUR/USD a passare in pochi giorni dai massimi di 8 settimane di 1,2149 al livello di 1,20, da poche ore infranto, con il rischio di ulteriori contrazioni per il Fiber.

Hanno contribuito all’inversione di tendenza i rendimenti dei decennali statunitensi e le parole cariche di fiducia del Presidente della Fed, che ha parlato di un quadro sensibilmente migliorato per gli USA.

Come accaduto anche in passato, il valore psicologico di 1,20 rappresenta un livello di prezzo critico, perché apre la strada a elevati volumi di vendita, molto sensibili anche alle più sottili suggestioni provenienti dai mercati.

Con il cambio EUR/USD sotto il livello di 1,20, lo scenario ribassista vede adesso un incremento dei volumi di vendita che potrebbero portare il cross a consolidarsi sotto il livello di 1,1990 che rappresenta il supporto più immediato.

Un calo oltre questo livello di prezzo aprirebbe la strada al pivot giornaliero di 1,1959, che rappresenta un altro supporto di breve termine.

Se invece il cambio EUR/USD dovesse riuscire a riprendere quota per superare ancora il livello di 1,20, allora si potrebbe attendere un consolidamento sotto il livello di 1,2050 oppure, nella migliore delle ipotesi, un rialzo fino al livello di 1,2080.

Il Calendario Economico odierno per il Fiber

Nella giornata di oggi si sono conosciuti gli indice PMI del settore dei servizi in Italia e Francia e il PMI in Francia, Germania e nell’Eurozona, tutti in calo al netto dei dati spagnoli ben sopra le attese.

Dagli USA, giungeranno invece alcuni dati sull’occupazione, che potranno influire sull’andamento del biglietto verde.

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