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EUR/USD, previsioni – Scontro verbale del G7 e dati macroeconomici deboli hanno mantenuto la coppia all’interno della gamma di oscillazione

Da:
Colin First
Pubblicato: Jun 11, 2018, 07:24 UTC

Gli analisti ritengono che gli attuali dati economici rafforzino l’ipotesi di un rialzo dei tassi durante la riunione del FOMC che si terrà a fine settimana, tuttavia le recenti azioni del Presidente Trump hanno alimentato speculazioni sull’introduzione di ulteriori dazi sui prodotti statunitensi

EUR/USD, previsioni – Scontro verbale del G7 e dati macroeconomici deboli hanno mantenuto la coppia all’interno della gamma di oscillazione

Giovedì EUR/USD ha stampato un martello ribassista invertito e nella giornata di venerdì un martello ribassista, evidenziando come il rally di correzione nato dai recenti minimi a 1,1510 abbia perso forza attorno a 1,1840. L’esaurimento della spinta rialzista potrebbe essere associato ai deludenti dati economici da Germania e Francia (con i numeri opachi sulla produzione industriale) e di conseguenza la paura che la BCE possa tirarsi indietro dal confronto sulla riduzione del Quantitative Easing alla riunione di luglio. Il disastro del G7 e il peggioramento delle tensioni commerciali potrebbero spingere la Federal Reserve ad adottare un percorso di incremento dei tassi più lento, complicando i piani della BCE di riduzione del QE. In quest’ottica, sia EUR che USD sono a rischio, USD potrebbe comunque attirare interesse su di sé dato che il differenziale dei tassi favorisce il biglietto verde.

EURUSD grafico orario

Mercato all’interno di una gamma limitata

Gli investitori si concentreranno su IPC, IPP, dati sulle vendite al dettaglio e dichiarazione FOMC per quanto riguarda il calendario degli Stati Uniti e la politica della Banca centrale europea in cui una maggior parte degli investitori ritiene che la decisione di un allentamento del QE sarà decisa, anche gli investitori si concentreranno sull’aggiornamento dell’IPC dell’Eurozona in uscita questo venerdì. Gli analisti ritengono che gli attuali dati economici rafforzino l’ipotesi di un rialzo dei tassi durante la riunione del FOMC che si terrà a fine settimana, tuttavia le recenti azioni del Presidente degli Stati Uniti Trump hanno alimentato speculazioni sull’introduzione di ulteriori dazi sui prodotti statunitensi, che potrebbero danneggiare notevolmente l’economia USA. Dato che all’inizio del mese scorso il presidente degli Stati Uniti Trump non è riuscito a neutralizzare le crescenti tensioni in Canada e Messico sulle questioni legate ai dazi, è molto probabile che Trump abbia intenzione di spingere la sua politica “America First” e questo nel prossimo futuro potrebbe danneggiare gravemente le relazioni diplomatiche e commerciali con i paesi alleati.

Le candele a martello consecutive presenti sul grafico segnalano che il rally correttivo si è arrestato. Inoltre, la media mobile a 50 giorni ha attraversato la media mobile a 200 giorni in maniera negativa per l’euro. Tuttavia, il grafico settimanale dipinge un quadro rialzista. L’azione di prezzo positiva della scorsa settimana ha confermato un’inversione con doji rialzista. Inoltre, la media mobile a 100 settimane ha superato la media mobile a 200 settimane in maniera positiva per l’euro. L’euro contro il dollaro USA è stato spinto in ribasso dopo aver fallito la rottura di 1,18021 nel grafico a 60 minuti. Ci sono stati numerosi tentativi falliti, quindi questo livello di prezzo è ora piuttosto critico. Una rottura sopra 1,18021 potrebbe vedere l’Euro salire verso 1,18264 e 1,.18438. Il fallimento del movimento potrebbe vedere i prezzi scendere a 1,17760 e 1,17562.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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