L'euro è rimasto apatico dopo che i dati sull'inflazione tedesca hanno mostrato che l'IPC è salito dello 0,3% su base mensile a luglio e del 2,0% negli ultimi dodici mesi.
Martedì l’euro ha recuperato dalle precedenti perdite legate al crollo della lira turca, ma gli investitori sostengono che l’esposizione delle banche europee verso la Turchia continuerebbe a perseguitare la moneta unica. Dopo il caos di lunedì provocato dal contagio della Turchia, durante la sessione asiatica di oggi sui mercati forex è sceso un sentimento di calma. USD/TRY è sceso ieri dal massimo storico mentre i mercati hanno digerito l’impatto e l’efficacia delle misure della banca centrale annunciate ieri. La moneta unica alterna i guadagni con le perdite e porta EUR/USD nella regione 1,1400, sulla scia dei dati tedeschi. Lunedì la coppia è riuscita a rimbalzare dai minimi di 13 mesi nella regione di 1,1360, pur rimanendo ancora sotto pressione in uno scenario caratterizzata dalla crescente incertezza intorno alla Lira turca e al suo impatto sul più ampio spazio EM FX. Al momento della stesura di questo articolo, la coppia viene scambiata a 1,1388, in calo dello 0,19% da inizio giornata; si prevede che continuerà il movimento all’interno della gamma di oscillazione in vista dei dati sul PIL dell’eurozona.
L’euro è rimasto apatico dopo che i dati sull’inflazione tedesca hanno mostrato che l’IPC è salito dello 0,3% su base mensile a luglio e del 2,0% negli ultimi dodici mesi. L’IPCA più ampio è stato dello 0,4% e del 2,1%, in linea con le letture preliminari. Sempre in Germania, le letture anticipate del Pil hanno mostrato che durante il secondo trimestre l’economia si è espansa dello 0,5% su base trimestrale e del 2,3% su base annua. Dal lato dell’USD, il DXY – l’indice che misura la forza del biglietto verde nei confronti di sei valute principali – ha subito il più forte calo giornaliero di questo mese, giù dello 0,20% intorno alla maniglia 96,23, ma è sostenuto dalla propensione al rischio e dalla costante effervescenza intorno alla disputa commerciale USA-Cina. Andando avanti con la sessione di mercato di oggi, gli investitori rimarranno concentrati sui dati dell’indice di sentimento economico ZEW della zona euro, sul PIL e sui dati di produzione industriale. I trader prevedono in media che nel 2° trimestre la crescita economica del blocco rimarrà stabile allo 0,3%, mentre su base annua, rimane invariata al 2,1%.
Allo stesso tempo, lo ZEW pubblicherà dell’indice di sentimento economico tedesco per i prossimi sei mesi e l’indice della situazione corrente nel corso della sessione dell’UE, riflettendo le opinioni degli investitori istituzionali. L’indice di sentimento economico principale dovrebbe scendere a -20,0 nel mese di agosto rispetto a -24,7 l’ultimo, mentre il sottoindice della situazione attuale è probabilmente destinato a scendere a 72,3 rispetto al 72,4 registrato a luglio. Se le macroeconomie dell’eurozona migliorassero le stime, i rialzisti dell’EUR potrebbero estendere il controllo, spingendo la coppia EUR/USD al di sopra di 1,1450. Tuttavia, lo spot potrebbe bloccarne il recupero e tornare al di sotto del livello di 1,13645 in caso di dati deludenti.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.