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Cambio EUR/USD: Tendenza Ancora al Rialzo con l’US Dollar Index ai Minimi

Da:
Alberto Ferrante
Aggiornato: Nov 30, 2020, 08:01 UTC

Il Cambio EUR/USD continua a rafforzarsi con l'US Dollar Index ai minimi annuali. L'euro continua a trarre vantaggio dalla debolezza del dollaro.

dollar and euro money background

Come preventivato, la coppia EUR/USD si è portata sopra quota 1,1960, continuando a mirare all’area tonda successiva. Si tratta chiaramente di una soglia nevralgica, che innescherebbe alti volumi di scambi, stimolando ulteriormente la spinta rialzista dell’euro.

Attualmente, alle ore 8:40, il cambio EUR/USD si trova a quota 1,1968 (+0,12%). L’US Dollar Index si è contratto invece fino a raggiungere la soglia di 91,70 punti, ai valori minimi dell’ultimo anno.

Dalle più recenti analisi tecniche pare oramai chiaro che il cambio euro-dollaro stia tentando di sfondare quota 1,20 dove è presente una forte resistenza.

Le attese sull’immissione di liquidità da parte della Federal Reserve potrebbero già in questi giorni aiutare l’euro, mentre il rischio di una nuova frenata sarebbe rappresentato da ulteriori sviluppi o dichiarazioni in merito allo stallo sul Brexit, dopo le dichiarazioni della scorsa settimana.

Sempre guardando all’ultima analisi tecnica settimanale, la soglia di resistenza psicologica fissata a quota 1,20 potrebbe essere l’ultimo scoglio da affrontare per il cambio EUR/USD prima di spingersi fino a quota 1,28.

Detto ciò, con la chiusura mensile di oggi, qualora l’andamento del cambio EUR/USD riesca effettivamente ad approssimarsi a quota 1,20, si potrebbe osservare già nei prossimi giorni una forte corsa al rialzo.

La soglia di resistenza per il cambio EUR/USD resta invece fissata al livello di 1,1910.

I principali market movers settimanali per il cambio EUR/USD

In un contesto fortemente rialzista per l’euro, si susseguiranno questa settimana numerosi market movers per il cambio EUR/USD ai quali è necessario, come sempre, prestare la dovuta attenzione.

Già da oggi, la riunione dell’Eurogruppo attesa alle ore 14:00 potrebbe smuovere il mercato, insieme all’intervento di Jerome Powell della Federal Reserve che si terrà domani.

Potrebbero contribuire a modellare le fluttuazioni del cambio anche i vari indici dei prezzi al consumo che saranno rivelati nel corso della settimana in Europa e i dati sulla bilancia commerciale statunitense, che si conosceranno sul finire della settimana, nella giornata di Venerdì.

Infine, nei primi giorni di Dicembre si conosceranno anche i tassi sulla disoccupazione in Europa e negli USA, anch’essi capaci di influire parzialmente sull’andamento di breve termine.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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