Il cambio EUR/USD si trova poco sotto 1,19. Una spinta rialzista potrebbe portare il Fiber a infrangere la resistenza, ma il dollaro sta riprendendo quota.
Il Cambio EUR/USD, sfruttando il ribasso del dollaro statunitense, la riduzione dei rendimenti sui decennali USA e i dati positivi sulla bilancia commerciale tedesca, è riuscito ieri a mantenersi rialzista fino a raggiungere alle ore 10:00 di oggi quota 1,1897.
Attualmente, invece, l’indice del dollaro statunitense si trova a 92,08 punti, in lieve rialzo.
Il valore di resistenza di 1,19 per il Fiber è stato quindi testato a lungo, ma la sua connotazione di livello psicologico sta ancora frenando i tentativi rialzisti dell’euro.
Se la moneta unica dovesse riuscire a portarsi oltre questo valore, si potrebbe iniziare a prevedere l’inizio di una nuova fase rialzista per il cambio EUR/USD.
Attualmente, l’indice del dollaro statunitense sta mostrando un discreto rialzo del dollaro sulle altre principali divise. Se il rafforzamento del dollaro USA dovesse continuare nelle prossime ore, i tentativi rialzisti dell’euro potrebbero sfumare e così il cambio EUR/USD potrebbe portarsi nuovamente verso il test di supporto a quota 1,1880, già approcciato nelle scorse ore.
Superato questo supporto, il cambio EUR/USD potrebbe spingersi ancora oltre, verso la soglia di 1,1850 per riprendere la sua tendenza ribassista mostrata nella settimana scorsa.
Superare invece la resistenza attuale di 1,19 significherebbe per il Fiber sfruttare il gap tecnico che permetterebbe di avvicinare rapidamente il prezzo a quota 1,1925, dove si trova la seconda fascia di resistenza principale. Non si può escludere comunque un nuovo consolidamento tra questi due valori.
Dopo le prime due giornate della settimana ricche di appuntamenti per l’euro, tra produzione industriale, occupazione e saldi della bilancia commerciale, nella giornata di oggi l’attenzione degli investitori sarà puntata sui dati dell’inflazione negli USA.
Chiaramente, le informazioni aggiornate sul livello di inflazione, soprattutto considerando i numerosi avvertimenti di Jerome Powell, potranno avere un impatto determinante sul cambio EUR/USD e sull’andamento dell’indice del dollaro statunitense.
Domani, invece, il focus sarà rivolto sulle decisioni della Banca Centrale Europea in merito ai tassi d’interesse.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.