Cambio EUR/USD: Crollo ai Minimi di 2 Mesi, Già Testato il Nuovo Supporto Psicologico

Il Cambio EUR/USD non è riuscito ad arrestare la sua corsa ribassista e ha continuato a perdere quota fino al raggiungimento del nuovo supporto che potrebbe interrompere il ritracciamento.

La Fed ha impattato duramente sul cambio

Stamattina, alle ore 8:25, infatti, il cambio EUR/USD si trova a 1,1905, mentre l’indice del dollaro statunitense si avvicina alla resistenza di 92 punti, verso i massimi degli ultimi due mesi grazie alle previsioni di aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.

Previsioni per la chiusura settimanale sul cambio EUR/USD

Il cambio EUR/USD è rimasto sotto pressione per l’intero corso delle ultime due sessioni di scambio, superando persino il livello di 1,90 prima di riprendere quota quanto basta per portarsi sopra questo supporto critico e psicologico.

Rispetto a una settimana fa, sono stati bruciati circa 300 pips e la chiusura giornaliera e settimanale di oggi potrebbe segnare nuovi minimi relativi.

Il prossimo livello di supporto tecnico, in caso di proseguimento della tendenza ribassista, va individuato intorno a 1,1870, prima del livello intermedio di 1,1830, che rappresenta il valore da cui il cambio EUR/USD aveva iniziato a prendere quota ormai alcuni mesi fa.

Al rialzo, un’inversione di tendenza potrebbe verificarsi qualora il cambio EUR/USD dovesse rimbalzare fino al livello di 1,20 che rappresenta effettivamente uno spartiacque per la moneta unica.

Se dovesse ritornare al valore di 1,20 circa, il cambio EUR/USD si troverebbe sulla media semplice a 200 giorni e da lì potrebbe tentare di scavare un nuovo canale rialzista.

Tuttavia, finché le notizie della Fed non saranno integralmente assorbite dal mercato, e in assenza di market movers rilevanti quest’oggi, è anche possibile che si verifichi più semplicemente un consolidamento sotto il livello di 1,20, o tutt’al più in un suo intorno ristretto.

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