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Benzina, Analisi Fondamentale Giornaliera – I prezzi troppo alti potrebbero influenzare l’andamento del Petrolio

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Jul 4, 2018, 10:33 UTC

La "Energy Informatrion Administration" prevede che il picco della benzina ci sia già stato a fine Maggio; intanto il traffico negli States cala di quasi un punto percentuale

Benzina, Analisi Fondamentale Giornaliera – I prezzi troppo alti potrebbero influenzare l’andamento del Petrolio

Con i desk americani chiusi per la Festa dell’Indipendenza si prevede una giornata di contrattazioni senza pretese per il petrolio. A metà sessione Europea il WTI perde lo 0,4% essendo sceso poco fa al di sotto dei 74 dollari al barile; diverso invece l’andamento del Brent, che scambia poco sotto la parità.

L’Iran passa alle minacce

L’Iran è una bestia senza denti e nulla può per impedire ai Sauditi di aumentare la produzione domestica. Il presidente Hassan Rouhani è apparso ieri per minacciare gli Stati Uniti di interrompere con effetto immediato le spedizioni petrolifere ai paesi limitrofi, nel caso in cui Washington avesse portato avanti il ​​suo obiettivo di costringere tutti i paesi a smettere di comprare petrolio iraniano. Quanto detto è stato dichiarato ieri ad una conferenza stampa in Svizzera; a domanda se quella di Rouhani fosse una minaccia, il Presidente non ha risposto sviando i giornalisti. Risulta ormai chiaro che l’Iran non ha più armi da usare contro la chiusura degli Stati Uniti.

I funzionari iraniani in passato hanno minacciato di bloccare lo Stretto di Hormuz, un’importante rotta petrolifera, come rappresaglia per qualsiasi azione ostile degli Stati Uniti contro l’Iran. “Gli americani hanno affermato che vogliono fermare completamente le esportazioni di petrolio dell’Iran. Non capiscono il significato di questa affermazione, perché non ha alcun significato che il petrolio iraniano non venga esportato, mentre il greggio delle regioni limitrofe viene tranquillamente venduto” ha detto il Presidente.

I Sauditi hanno tradito l’OPEC?

La strategia dell’Arabia Saudita di mescolare petrolio e politica sembra vincente, nonostante il sacrificio del cameratismo OPEC per placare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.  Soddisfare la richiesta di Trump di produrre quei 2 milioni di b / g di capacità inutilizzata potrebbe aiutare gli Stati Uniti ad applicare del tutto le sanzioni all’Iran senza causare un picco tossico nei prezzi del greggio ma soprattutto della benzina.

La linea dura degli Stati Uniti sulle sanzioni potrebbe significare che oltre un milione di barili al giorno delle esportazioni iraniane saranno chiuse entro la fine dell’anno, aprendo la porta all’Arabia Saudita, che spinta da Trump rivendica ora la sua quota di mercato.

L’allentamento dei rubinetti si adatta anche ai desideri dell’altro alleato chiave di Riyadh, la Russia, che desidera aumentare la propria produzione e ridimensionare la propria quota di 1,8 milioni di tonnellate di tagli che l’OPEC e i suoi alleati hanno mantenuto nell’ultimo anno e mezzo.

La capacità di riserva dell'OPEC è minacciata mentre i sauditi si preparano a salire

I prezzi della benzina preoccupano la Casa Bianca

A causa dei prezzi della benzina terribilmente alti nell’ultimo periodo, il volume di traffico veicolare sulle strade statunitensi è diminuito di quasi lo 0,6% ad Aprile rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dopo gli aggiustamenti stagionali, secondo le statistiche pubblicate Lunedì. I volumi di traffico sono diminuiti di anno in anno per la prima volta dal primo trimestre del 2014, secondo l’Amministrazione federale delle autostrade. Il tasso di crescita dei volumi di traffico ha subito un rallentamento costante dall’inizio del 2016, in coincidenza con l’aumento dei prezzi della benzina, dopo un’accelerazione durante il 2014/15, in concomitanza con il precedente crollo dei prezzi del petrolio.

La benzina a basso costo ha fornito uno stimolo significativo al trasporto su gomma durante l’ultima parte del 2014 e per tutto il 2015, ma l’impatto è svanito allorquando i prezzi medi delle pompe sono risaliti a 3 dollari al gallone.

La quantità di benzina fornita ai consumatori domestici durante i primi quattro mesi del 2018 è aumentata di soli 4 milioni di barili o dello 0,4 percento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (” Petroleum Supply Monthly “, EIA, giugno 2018).

I prezzi della benzina sono il fattore principale che ha fatto scattare l’allarme nella “White House” e che ha costretto Trump a continui tentativi di manipolare il mercato del greggio.

Previsioni sulla Benzina

L’ EIA prevede che il consumo di benzina degli Stati Uniti crescerà di soli 20.000 barili al giorno (bpd) nel 2018 e 40.000 bpd nel 2019, dopo essere aumentato di appena 2.000 bpd nel 2017 ma di 139.000 bpd nel 2016 e di 257.000 bpd nel 2015. Per contro, il consumo di distillati negli Stati Uniti è previsto in aumento di 130.000 barili al giorno nel 2018 e di altri 60.000 barili nel 2019.

Sempre la “Energy Information Administration” prevede che i prezzi della benzina negli Stati Uniti hanno già raggiunto il picco e che essi diminuiranno gradualmente nel corso del 2018. Il punto più alto è stato a fine Maggio, quando la media nazionale ha colpito i 2.96 dollari per gallone. L’EIA osserva che i prezzi della benzina tendono a raggiungere il picco in estate quando la domanda è al suo punto più forte e sono richieste miscele estive più costose.

benzina 04-07-18

Si prevede che i prezzi della benzina scendano a $ 2,84 al gallone entro settembre ed a $ 2,68 al gallone entro dicembre. Tuttavia, le prospettive a breve termine sembrano ignorare il crescente numero di interruzioni di fornitura di petrolio greggio in tutto il mondo, che sta facendo salire i prezzi del petrolio.

I prezzi hanno trovato più volte resistenza a 2,20 dollari mente il supporto più vicino è a 1,90 dollari al gallone, senza considerare la soglia psicologica dei 2 dollari.
C’è sempre un intervallo di diversi mesi tra le variazioni dei prezzi del petrolio e le variazioni dei prezzi alla pompa.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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