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ApeCoin (APE) a 3 Settimane dal Rally: Dove sta Puntando il Prezzo?

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Apr 18, 2022, 08:13 UTC

ApeCoin ha vissuto una fase caratterizzata da una forte volatilità dopo il forte rally di fine Marzo. Si riportano ora i principali livelli tecnici aggiornati.

Monero ApeCoin

Il prezzo di ApeCoin (APE) si è mostrato molto volatile dopo l’ampio rally di fine Marzo 2022, che aveva portato la neonata criptovaluta fin sopra il livello di 15 dollari.

Cos’è ApeCoin e cosa attendersi dal progetto

Come la maggior parte delle meme coin, ApeCoin è stata essenzialmente trainata dall’entusiasmo delle comunità (anche social) di tutto il mondo. Di base, il coin di Bored Ape Yacht Club permette di partecipare alla governance del relativo progetto NFT tramite un’organizzazione decentralizzata. In altri termini, APE rappresenta un gettone di voto e null’altro.

Ma le sue performances il mese scorso sono state assolutamente uniche nel panorama crypto, sebbene nelle ultime settimane l’interesse intorno al progetto pare essersi in parte riassorbito.

La forte, e prevedibilissima, ondata di realizzi ha infatti portato ApeCoin a scivolare fino al supporto di 10 dollari, per poi ritentare un rimbalzo e infine stabilizzarsi intorno agli attuali 11 dollari.

Cosa attenderci dunque per questa seconda metà di Aprile?

Lo scenario tecnico aggiornato

Ad aver frenato la corsa di ApeCoin è stata anche la nuova crisi del mercato crypto, che ha visto crollare il Bitcoin (attualmente ben sotto i 40.000 dollari).

In questa fase di forte volatilità, lo scenario aggiornato per ApeCoin potrebbe adesso vedere un nuovo ribasso anche fino al supporto principale di 10 dollari, testato già nell’ultima settimana. Prima di questo livello tecnico, come supporto intermedio si può fissare però quello a 10,6 dollari.

In caso di break-out, non appare agevole valutare l’ampiezza del ribasso, ma non sarebbe da escludere un calo anche fino ai 7 dollari o oltre, dal momento che non è possibile fissare atri supporti.

Lo scenario rialzista vedrebbe invece un recupero quantomeno della resistenza principale di 13 dollari, per invalidare le correzioni attuali e riprendere a crescere.

Da qui, infatti, non sarebbe da escludere un allungo più ampio fino alla resistenza principale di 15,5 dollari, dove ci si potrebbe attendere una grande pressione ribassista causata dalle ondate di realizzi.

Rialzi più ampi non sono da escludere, ma appare più saggio per il momento fissare, in un orizzonte settimanale o bisettimanale, come target finale il livello di 18 o 20 dollari.

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Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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