Analisi fondamentale settimanale sul prezzo del gas naturale – Sotto pressione per un potenziale incremento a tre cifre dello stoccaggio

I future sul gas naturale hanno chiuso in territorio negativo la settimana appena trascorsa, mentre gli speculatori hanno registrato dei profitti grazie alle previsioni di temperature più fredde nel breve periodo. Anche il rapporto del governo della scorsa settimana ha contribuito a spingere la quotazione del gas naturale verso il basso, mentre alcuni trader stanno valutando il rapporto sullo stoccaggio di questa settimana che potrebbe arrivare ad un incremento a tre cifre. La scorsa settimana, il July Natural Gas si è attestato a 2.890$, perdendo 0.072$ con il -2.43%.

L’EIA ha riferito che le forniture domestiche di gas naturale sono aumentate di 92 miliardi di piedi cubi per la settimana conclusasi il 1° giugno. L’aumento è stato in linea con le aspettative degli analisti intervistati da S&P Global Platts.

Tuttavia, dal momento che le stime riguardavano tutta la nazione, alcuni investitori hanno interpretato questo dato come rialzista, mentre altri hanno dato a questo dato un’accezione ribassista.

Ora le scorte totali si attestano a 1.817 bilioni di piedi cubi, in calo di 799 miliardi di piedi cubi rispetto ad un anno fa, e 512 miliardi sotto la media quinquennale.

Secondo i dati dell’EIA, lo stoccaggio è stato del 10,7% inferiore rispetto ai 103 Bcf della stessa settimana del 2017 e dell’11,5% al di sotto della media a 5 anni che registrava 104 Bcf.

Di conseguenza, le scorte risultano inferiori del 30,5% in relazione all’anno dove ammontavano a 2.616 Tcf e del 22% in meno rispetto la media quinquennale di 2.394 Tcf.

Previsioni

Le previsioni di temperature miti per questa settimana potrebbero frenare i future sul gas naturale, probabilmente il gas naturale subirà la pressione delle vendite, ma l’attuale deficit dell’offerta potrebbe fornirgli un discreto supporto, motivo per cui il mercato dovrebbe continuare a muoversi all’interno di un range abbastanza ampio, ma con una propensione al ribasso.

Secondo NatGasWeather.com, “La questione principale è se l’ondata di caldo degli Stati Uniti meridionali si sposterà verso est durante gli ultimi 10 giorni di giugno come sembrano suggerire alcuni dati”.

Per i meteorologi, se questo scenario dovesse concretizzarsi, il clima potrebbe influenzare il sentiment portandolo da neutrale a leggermente ribassista per la terza settimana di giugno, e potenzialmente leggermente rialzista per il periodo successivo. Se non si verificasse lo spostamento dell’ondata di caldo verso il Nord-Est degli Stati Uniti, potrebbe deludere la partenza a rilento della stagione estiva.

Inoltre, i modelli meteorologici europei prevedono temperature più fresche, e in combinazione con la stima di un incremento dello stoccaggio a tre cifre durante la settimana conclusasi l’8 giugno, dato che sarà verificato nella relazione dell’EIA di questa settimana, potrebbero indicarci che nei prossimi giorni assisteremo ad un calo dei prezzi.