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Analisi fondamentale settimanale sul petrolio greggio – La Cina potrebbe considerare dei dazi sul petrolio USA

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Apr 9, 2018, 06:19 UTC

La combinazione di eventi e notizie ha contribuito ad alimentare oscillazioni su ambo i versanti, prima che il mercato virasse decisamente in ribasso rispetto al prezzo di inizio settimana.

Analisi fondamentale settimanale sul petrolio greggio – La Cina potrebbe considerare dei dazi sul petrolio USA

I future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno chiuso la scorsa settimana in ribasso, spinti giù dall’aumento della produzione negli USA,  ma in ultima analisi affossati dai timori rispetto all’impatto di un’escalation della guerra commerciale in sviluppo fra Stati Uniti e Cina.

I future sul greggio WTI con scadenza a maggio hanno chiuso la settimana a $ 62,06, in calo di $ 2,88 (-4,43%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a giugno hanno chiuso a $ 67,11, in calo da inizio settimana di $ 2,23 (-3,22%).

WTI maggio, grafico settimanale

La combinazione di eventi e notizie ha contribuito ad alimentare oscillazioni su ambo i versanti, prima che il mercato virasse decisamente in ribasso rispetto al prezzo di inizio settimana.

A metà settimana i prezzi sono sprofondati in seguito alla proposta di un’ampia serie di dazi sui beni statunitensi, alimentando i timori di una guerra commerciale. Ad ogni modo, il mercato ha iniziato a risalire dopo il rilascio di un rapporto incoraggiante sulle scorte governative e un’imponente inversione di trend nel mercato azionario statunitense.

Secondo la Energy Information Administration (EIA), nella settimana conclusasi il 30 marzo le scorte di greggio USA sono scese di 4,6 milioni di barili al giorno, a fronte di un incremento di 246.000 barili previsto dagli analisti.

I dati di EIA hanno mostrato che il calo delle scorte è stato alimentato da un incremento delle attività di raffinazione del greggio, aumentate di 141.000 barili al giorno. I tassi di utilizzo delle raffinerie sono aumentati di 0,7 punti percentuali.

I guadagni potrebbero essere stati limitati da un rapporto che segnala un incremento di scorte per 3,66 milioni di barili presso il centro di stoccaggio dei future a Cushing, Oklahoma.

Il mercato ha ricevuto ulteriore sostegno da un rapporto che mostra che la produzione petrolifera dell’OPEC è diminuita a marzo, ai minimo in 11 mesi a causa del calo delle esportazioni angolane, delle interruzioni in Libia e di un ulteriore calo della produzione venezuelana.

Il rally di metà settimana ha iniziato a prendere spinta giovedì, favorito da un ulteriore recupero delle borse Usa e da un aumento imprevisto del prezzo saudita. L’apprezzamento del dollaro, però, ha contribuito a limitare i guadagni.

Venerdì, il mercato del greggio ha subito un tonfo in risposta alla notizia secondo la quale il presidente Trump avrebbe invitato i funzionari USA a prendere in considerazione ulteriori $ 100 miliardi di dazi contro la Cina, intensificando le tensioni con il paese asiatico. Gli investitori inoltre temevano ulteriori ritorsioni dalla Cina con l’introduzione di eventuali dazi sul petrolio Usa importato nel paese asiatico.

Brent giugno, grafico giornaliero

Previsioni

A inizio settimana i prezzi potrebbero scendere in risposta all’incremento nel numero di piattaforme petrolifere operative negli Usa e alla persistente minaccia di ulteriori dazi dalla Cina.

Venerdì, la società di servizi petroliferi Baker Hughes ha infatti segnalato un incremento settimanale, in seguito al quale gli impianti Usa attivi sono saliti a 808.

Questa settimana i prezzi potrebbero finire sotto pressione se i trader decideranno di proteggersi contro la possibile introduzione di dazi sul petrolio greggio Usa da parte della Cina.

Il greggio negli Stati Uniti ha subito un brutto colpo venerdì a causa dell preoccupazioni per il fatto che la Cina potrebbe imporre contro-dazi su questo mercato.

La Cina è il principale importatore (dopo il Canada) del greggio statunitense, per un valore di circa 400.000 barili al giorno”, dice Petromatrix. “Se la Cina dovesse imporre dazi sul greggio statunitense, diventerebbe rapidamente molto pesante per l’equilibrio fra domanda e offerta degli Stati Uniti, con conseguente pressione sui prezzi del greggio statunitense che avrebbe un impatto negativo sui prezzi del petrolio globale. I fattori aggiuntivi che potrebbero avere un’influenza ribassista sui prezzi sono l’aumento della produzione statunitense e la possibilità di una crescita economica globale più debole.

La ricopertura short potrebbe innescare un rialzo in controtendenza se la Cina affermasse specificamente che non toccherà il petrolio greggio, o se i negoziati tra la Cina e gli Stati Uniti inizieranno a risolvere le controversie commerciali. Anche i problemi dal lato dell’offerta, in un contesto di scorte in calo, potrebbero fornire un certo sostegno.

Le notizie fondamentali tradizionali  su offerta e domanda sono contrastanti. Tuttavia, il principale fattore determinante della direzione sembra essere un calo di propensione al rischio in risposta alle preoccupazioni per un’intensificazione della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. In base all’azione di prezzo della scorsa settimana, sembra che la direzione del mercato del petrolio greggio questa settimana potrebbe essere largamente influenzata dalla propensione degli investitori al rischio.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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