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Analisi fondamentale settimanale sui prezzi dell’oro – La direzione del dollaro controlla l’azione dei prezzi

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Aug 6, 2018, 15:04 UTC

È probabile che l’andamento del dollaro USA continui ad essere il fattore determinante dell’azione dei prezzi dell’oro. Questa settimana saranno di particolare interesse, per gli investitori in dollari USA e oro, i dati economici degli Stati Uniti e l'attività della banca centrale cinese, che potrebbe esercitare un’influenza sul dollaro. Fondamentalmente, un dollaro più debole potrebbe sostegno all'oro, mentre un dollaro statunitense più forte probabilmente farebbe registrare un nuovo minimo annuale del metallo prezioso.

Oro

La scorsa settimana i future sull’oro hanno toccato un minimo pluriennale, sono stati condizionati da: un dollaro USA più forte, le aspettative di tassi di interesse più elevati e dall’aumento della domanda di asset a rischio. I trader sembravano non preoccuparsi della minaccia di dazi aggiuntivi da parte degli Stati Uniti verso le merci cinesi, tuttavia, venerdì c’è stata una breve coperture delle posizioni short, a seguito del rilascio della relazione mista sugli stipendi USA del settore non agricolo.

La scorsa settimana, i future Comex Gold di dicembre si sono attestati a 1.223,20$, perdendo 9,50$ con un -0.77%.

Un fattore che ha fatto pressione sui prezzi dell’oro è stato il dollaro statunitense, la scorsa settimana ha avuto un andamento a due facce contro un paniere di valute. Il biglietto verde è stato spinto al ribasso il lunedì e all’inizio del martedì per poi tornare al rialzo con uno slancio sufficiente ad alimentare un rally di tre giorni prima di tornare al ribasso il venerdì.

Nella giornata di lunedì e all’inizio del martedì, il dollaro ha perso terreno contro la maggior parte delle valute più importanti su posizioni di parità e prese di profitto in vista del rilascio dei dati economici e delle riunioni sulla politica monetaria della banca centrale.

Mercoledì, la politica interventista da parte della Federal Reserve ha contribuito a far salire il biglietto verde dopo che la banca centrale ha dato una valutazione positiva per la più grande economia del mondo e continua ad essere in linea con l’aumento graduale dei tassi di interesse. La Fed ha mantenuto invariato il piano sui tassi di interesse come ampiamente previsto, ed ha dichiarato che la crescita economica degli Stati Uniti è in forte aumento e il mercato del lavoro continua a rafforzarsi.

Giovedì, il dollaro USA è risalito come bene rifugio dopo che il presidente Donald Trump ha dichiarato che sta valutando l’aumento dei dazi proposti dagli Stati Uniti su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi, con l’intenzione di portarli fino al 25% dal 10% suggerito dalla sua amministrazione il 10 luglio, la Cina ha successivamente minacciato ritorsioni se gli Stati Uniti intraprenderanno questa linea.

Infine, il venerdì il dollaro statunitense ha subito un leggero rallentamento contro un paniere di valute dopo che i report hanno indicato un rallentamento della crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti per il mese di luglio. Inoltre, il biglietto verde ha perso terreno contro lo Yuan dopo che la banca centrale cinese è intervenuta per stabilizzare la valuta, arginando la speculazione contro di essa.

Previsioni

È probabile che l’andamento del dollaro USA continui ad essere il fattore determinante dell’azione dei prezzi dell’oro. Questa settimana saranno di particolare interesse, per gli investitori del dollaro USA e dell’oro, i dati economici degli Stati Uniti e l’attività della banca centrale cinese, che potrebbe esercitare un’influenza sul dollaro. Fondamentalmente, un dollaro più debole potrebbe sostegno all’oro, mentre un dollaro statunitense più forte probabilmente farebbe registrare un nuovo minimo annuale del metallo prezioso.

Non avremo molti dati economici sugli Stati Uniti fino a giovedì, quando lo U.S. Producer Price Index verrà pubblicato alle 12:30 GMT, si prevede un aumento dello 0,2% rispetto al dato precedente che riportava lo 0,3%.

Venerdì l’indice dei prezzi al consumo dovrebbe riportare una crescita dello 0,2%, in rialzo dallo 0,1%, anche l’IPC core si prevede che arrivi allo 0,2%, in linea con il dato precedente.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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