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Analisi fondamentale settimanale sui prezzi dell’oro – I fattori chiave del mercato saranno i nuovi dazi e i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Sep 16, 2018, 22:08 UTC

L'oro potrebbe iniziare la settimana sotto pressione se i report del fine settimana si dimostrassero esatti. Sabato, il Wall Street Journal ha riportato, attraverso citazioni di persone coinvolte nella questione, che il presidente Trump sta pianificando di applicare ulteriori dazi su circa 200 miliardi di dollari di beni importati dalla Cina.

Analisi fondamentale settimanale sui prezzi dell’oro – I fattori chiave del mercato saranno i nuovi dazi e i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni

La scorsa settimana l’oro ha avuto un andamento volatile, all’inizio della settimana un indebolimento del dollaro USA ha spinto al rialzo il mercato dato l’aumento della domanda di asset valutati in dollari, è stato inoltre sostenuto dalla notizia che gli Stati Uniti hanno esteso un invito alla Cina per nuovi colloqui commerciali.

Anche i dati USA sull’inflazione e sull’inflazione al consumo, che hanno riportato valori peggiori delle attese, hanno spinto i trader verso l’oro, tuttavia i guadagni sono stati limitati dall’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, ottenuti prima del rialzo dei tassi da parte della Fed, operazione largamente attesa nell’ultima parte della settimana.

Infine, venerdì l’oro ha bruciato gran parte dei guadagni a causa dei dati positivi riguardanti le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti. A scuotere gli investitori c’è stato anche un report sul presidente Trump secondo il quale avrebbe detto ai suoi assistenti di procedere con i dazi su circa 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi.

Durante la scorsa settimana, il Comex Gold di dicembre si è attestato a 1.201,10$, guadagnando 0,70$ con un +0.06%.

Eventi chiave della scorsa settimana

Mercoledì, il governo ha riferito che nel mese di agosto negli Stati Uniti i prezzi alla produzione sono scesi inaspettatamente, registrando il loro primo calo da un anno e mezzo. Il Dipartimento del lavoro ha dichiarato che ad agosto l’indice dei prezzi alla produzione per la domanda finale ha perso lo 0,1% dopo esser rimasto invariato nel mese di luglio. La flessione del PPI di agosto è stata la prima dal febbraio 2017, gli economisti si aspettavano un aumento dello 0,2%.

Il PPI core ha guadagnato lo 0,3% a luglio, nei 12 mesi fino ad agosto, il PPI core è aumentato del 2,9%, a luglio registrava un +2,8%.

Giovedì, il governo ha riferito che ad agosto i prezzi al consumo degli Stati Uniti sono aumentati meno del previsto. Il Dipartimento del lavoro ha dichiarato che lo scorso mese l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2%, riportando un dato simile a quello di luglio. Nei 12 mesi prima di agosto, l’IPC è aumentato del 2,7%, in calo dal +2,9% di luglio.

L’IPC core è aumentato dello 0,1%, mentre nei 12 mesi prima di agosto, l’IPC core è passato dall’aumento del 2,4% di luglio al 2,2%.

Gli economisti avevano previsto che nel mese di agosto l’IPC salisse fino allo 0,3% e l’IPC core raggiungesse lo 0,2%.

Sempre giovedì, l’amministrazione Trump ha dichiarato di aver invitato i funzionari cinesi a tornare al tavolo per le negoziazioni commerciali.

Venerdì scorso, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha dichiarato che ad agosto le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,1%, il guadagno più basso degli ultimi sei mesi, ma i dati di luglio sono stati rivisti al rialzo, sostenendo l’opinione di una solida spesa da parte dei consumatori nel terzo trimestre.

Questi dati hanno contribuito ad alzare i rendimenti dei titoli del Tesoro, i rendimenti dei titoli a 10 anni hanno raggiunto il 3% per la prima volta in sei settimane, ciò ha contribuito a rendere più attraente un investimento nel dollaro statunitense.

Previsioni

L’oro potrebbe iniziare la settimana sotto pressione se i report del fine settimana si dimostrassero esatti. Sabato, il Wall Street Journal ha riportato, attraverso citazioni di persone coinvolte nella questione, che il presidente Trump sta pianificando l’applicazione di dazi su circa 200 miliardi di dollari di beni importati dalla Cina.

Secondo la rivista, citando persone direttamente coinvolte, la tassazione sulle merci dovrebbe essere intorno al 10%, molto più contenuta rispetto al 25% precedentemente indicato dall’amministrazione.

Il Journal sostiene che la mossa di Trump è stata fatta per mettere pressione su Pechino in vista degli incontri programmati e porre gli Stati Uniti in una posizione di vantaggio nei colloqui sulle presunte richieste cinesi di tecnologie delle compagnie americane.

Tuttavia, se l’imposizione di nuovi dazi aumentasse le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina, i trader potrebbero trovare rifugio nel dollaro USA, mettendo pressione sui prezzi dell’oro.

Questa settimana non sono previsti report economici importanti negli Stati Uniti, ma i rendimenti dei titoli del Tesoro potrebbero continuare a muoversi in vista del prossimo annuncio della Fed sui tassi di interesse previsto per il 26 settembre. La scorsa settimana, i titoli del Tesoro decennali hanno toccato il 3%, se questo trend dovesse mantenersi, l’oro potrebbe subire un contraccolpo.

Durante la settimana è previsto il rilasci di report minori tra i quali: l’Empire State Manufacturing Index, il Building Permits e l’Housing Starts.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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