Al momento, l’indice dei Fed Funds dà un innalzamento dei tassi a settembre al 30%. Prima che Yellen tenesse il suo discorso nella giornata di venerdì, le probabilità erano al 18%. Le possibilità di una manovra restrittiva a dicembre sono salite dal 50% al 60%.
Nelle prime ore di oggi, le borse si sono mosse in rialzo quando un rapporto ha mostrato che, a luglio, la spesa negli Stati Uniti è aumentata dello 0,3%, coerentemente con le aspettative. I mercati azionari hanno registrato ulteriori guadagni a seguito della pubblicazione dell’indice dei prezzi dei consumi individuali, che la Fed adotta come indicatore dell’inflazione. L’indice è salito dello 0,1% su base mensile e dell’1,6% su base annua. L’obiettivo di inflazione della Fed è al 2,0%.
Nella giornata di lunedì, mentre l’andamento delle borse rifletteva il miglioramento dell’economia degli Stati Uniti, i rendimenti dei titoli del Tesoro sono diminuiti, suggerendo che, a settembre, i tassi di interesse rimarranno ai minimi storici.
Tuttavia, il dollaro si è mosso in rialzo sulle controparti, riflettendo un differente punto di vista. Normalmente, il dollaro si apprezza quando i rendimenti aumentano, perché rendimenti più elevati fanno della valuta degli Stati Uniti un investimento più attraente.
I contratti future sull’indice del dollaro con scadenza a settembre sono saliti a quota 95,96, in rialzo di 0,418 punti ossia dello 0,15%. La coppia EUR/USD ha toccato quota 1,1174, in ribasso di 0,0017 punti ossia dello 0,16%. Anche la sterlina si è mossa in ribasso contro il dollaro, chiudendo a quota 1,3074, con una perdita di 0,0055 punti ossia dello 0,42%.
Il rialzo delle borse e l’apprezzamento della valuta degli Stati Uniti hanno esercitato pressione sui contratti future sull’oro negoziati sul Comex, che vengono denominati in dollari. L’andamento dei mercati azionari ha spinto l’oro in ribasso perché le azioni offrono maggiori rendimenti. L’apprezzamento del dollaro riduce normalmente la domanda di oro, perché lo rende più costoso per i trader stranieri.