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Nel corso della settimana, l’euro guarderà alle dichiarazioni della BCE sulla politica monetaria nel corso della settimana

Da:
David Frank
Pubblicato: Sep 26, 2016, 15:17 UTC

Come durante la scorsa settimana, non vi saranno molti dati sull'Eurozona in grado di sostenere la moneta unica europea. Ciò significa che i trader non

Nel corso della settimana, l’euro guarderà alle dichiarazioni della BCE sulla politica monetaria nel corso della settimana

Come durante la scorsa settimana, non vi saranno molti dati sull’Eurozona in grado di sostenere la moneta unica europea. Ciò significa che i trader non dovranno rimanere attaccati al calendario economico di questa settimana. Nella giornata di venerdì verrà pubblicato l’indice dei prezzi al consumo dell’Eurozona per il mese di settembre. Per quanto riguarda l’euro, è questo il principale fattore di rischio. Prima di venerdì, il calendario è privo di eventi rischiosi. Come nell’ultima settimana, i cambi con l’euro seguiranno le dichiarazioni di diversi membri della Banca Centrale Europea. Verranno, poi, pubblicati i verbali della riunione sulla politica monetaria tenuta dalla Bce nel mese di settembre.

Sebbene le affermazioni di tutti i membri della Bce siano in grado di influire sull’andamento dell’euro, non si dovrebbe verificare una notevole reazione della moneta unica europea. Nella giornata di oggi sono previsti gli interventi di Couere, Draghi e Nowotny. La giornata di giovedì vedrà, invece, le relazioni del capo economista della Bce, Peter Praet, e del presidente Draghi. Come sempre, il discorso di Draghi è quello di maggiore importanza.

Mario Draghi

Le aspettative sui discorsi di Draghi rimangono invariate. Avvicinandosi la fine dell’anno, il presidente della Bce dovrebbe mantenere i noti toni da colomba. In occasione della riunione di settembre sulla politica monetaria, Draghi ha parlato dell’efficacia e non delle dimensioni dell’attuale programma di allentamento quantitativo che, ha affermato, dovrà affrontare le sfide poste dalle limitazioni sui capitali. Il mese scorso, Draghi ha dichiarato: “Abbiamo assegnato agli uffici competenti il compito di lavorare sull’attuazione del programma e sulle modifiche necessarie a tale scopo.” Inoltre, Draghi ha affermato che la Bce continuerà a valutare l’allentamento quantitativo, modificandolo se necessario.

Con ogni probabilità, si assisterà presto a una modifica della politica monetaria  della Bce, più che a un altro taglio dei tassi. Mario Draghi deve convincere i mercati finanziari, non il capo economista o un altro membro della Bce. Rimane altamente improbabile che Francoforte attui misure di notevole importanza prima della pubblicazione dei prossimi dati alla riunione di dicembre sulla politica monetaria. Draghi e gli altri membri della Bce devono decidere se farla finita o meno con il tasso sui depositi del -0,40%, utilizzato per acquistare titoli del debito. L’offerta di titoli tedeschi inizia a esaurirsi. La Banca Centrale Europea dovrà, quindi, modificare la propria politica monetaria per poter acquistare titoli del debito degli Stati periferici dell’Unione Europea.

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