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L’Oro Si Muove In Rialzo Nella Sessione Asiatica Registrando La Peggiore Chiusura Mensile Degli Ultimi 2 Anni E Mezzo.

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Dec 1, 2015, 16:18 UTC

Il mercato aurifero si muove in rialzo nella sessione asiatica dando il via ad un nuovo mese. I trader hanno approfittato del ribasso dei prezzi per

L’Oro Si Muove In Rialzo Nella Sessione Asiatica Registrando La Peggiore Chiusura Mensile Degli Ultimi 2 Anni E Mezzo.

L'Oro Si Muove In Rialzo Nella Sessione Asiatica Registrando La Peggiore Chiusura Mensile Degli Ultimi 2 Anni E Mezzo.
L'Oro Si Muove In Rialzo Nella Sessione Asiatica Registrando La Peggiore Chiusura Mensile Degli Ultimi 2 Anni E Mezzo.
Il mercato aurifero si muove in rialzo nella sessione asiatica dando il via ad un nuovo mese. I trader hanno approfittato del ribasso dei prezzi per acquistare il prodotto che nel corso della giornata ha invertito la sua rotta registrando un guadagno di 6,20$. Il prezioso é scambiato a 1071,50$. Lo scenario non é poi così sorprendente poiché il metallo giallo tende a restituire i guadagni nella sessione europea. Il rallentamento della domanda asiatica, nonostante il ribasso dei prezzi, ha frenato il sentimento verso il prezioso. Stando a quanto riportato da Reuters, nel mese di ottobre le importazioni nette di oro della Cina provenienti dal condotto principale di Hong Kong hanno postato un forte calo scendendo dai massimi degli ultimi 10 mesi registrati a settembre.

L’acquisto di oro in India nel trimestre di dicembre dovrebbe postare i minimi degli ultimi otto anni sulla scia della carente domanda di investimenti. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come la poca fiducia degli investitori nei confronti del mercato sia chiaramente visibile nelle partecipazioni sull’SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento garantito in oro del mondo, che nella sessione di venerdì postano un calo dello 0,14% per attestarsi su quota  654.80 tonnellate, i minimi dal 2008.

In un prospettiva futura, i prezzi dell’oro dovrebbero continuare a subire la pressione del rapporto sui posti di lavoro degli Stati Uniti previsto per questa settimana, rapporto che potrebbe aprire le porte ad un innalzamento dei tassi di interesse Fed, il primo in quasi dieci anni.

Lunedì il mercato aurifero estende le sue perdite avvicinandosi ai minimi degli ultimi sei anni. Il prezioso sembrava essere proiettato verso il più grande ribasso mensile degli ultimi due anni e mezzo sulla scia delle prospettive che vedono la Federal Reserve innalzare i tassi di interesse entro la fine dell’anno. La rovina del metallo giallo é stata indubbiamente dettata dalle scommesse rialziste degli investitori nei confronti del possibile innalzamento dei tassi di interesse Fed, il primo in quasi dieci anni. A tale proposito ci sembra opportuno segnalare come la Federal Reserve potrebbe innalzare i suddetti tassi nella riunione politica del 15 e del 16 dicembre. La mossa spingerebbe il dollaro statunitense fortemente in rialzo gravando ulteriormente sul mercato aurifero. L’argento prende spunto dall’oro registrando un rincaro di 60 punti per attestarsi su quota 14.11$ mentre il platino guadagna 9$ ed é scambiato a 841,00$. In base ai contratti più attivi, nel mese di novembre i future dell’oro hanno perso circa il 6,7% registrando così il più grande calo percentuale mensile da giugno del 2013. In termini di dollari, la  perdita è stata di 76,10$ l’oncia, il più grande calo da luglio di quest’anno.

Adrian Ash, responsabile della ricerca presso il BullionVault ha mostrato come le aspettative di un possibile innalzamento dei tassi di interesse Fed nella tanto temuta riunione di dicembre abbiano contribuito a spingere oro e argento in prossimità dei minimi pluriennali.

A tale proposito, ricordiamo come un innalzamento dei tassi di interesse possa gravare sui prezzi del mercato aurifero, metallo che tende a beneficiare di una politica monetaria perdente. La riunione di due giorni della Federal Reserve terminerà il 16 dicembre. La Banca Centrale Europea si riunirà questo giovedì, mentre il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi verrà rilasciato venerdì.

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