I trader del petrolio greggio reagiscono debolmente al significativo calo di scorte di petrolio negli Stati Uniti. Il rapporto della EIA, pubblicato in
I membri dell’Opec non sembrano affatto intenzionati a tagliare la produzione di petrolio per ridare equilibrio al mercato. Nelle ultime riunioni dei paesi membri dell’Opec tenutesi a Vienna, il cartello si è rifiutato di ridurre la produzione di petrolio: per difendere le proprie quote di mercato, deve continuare a pompare oltre 30 milioni di barili di petrolio al giorno. Nonostante i bassi prezzi, anche gli altri grandi paesi produttori, come gli Stati Uniti e la Russia, hanno mantenuto alti livelli di produzione.
Nel rapporto mensile sul mercato del petrolio, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio ha rivisto al rialzo le proprie previsioni sulla domanda per il 2016, prevedendo un incremento della domanda di 40.000 barili al giorno, per un totale di 94,21 milioni di barili al giorno. Nel 2015 l’offerta di petrolio da parte dei paesi non Opec è aumentata di 1,32 milioni di barili al giorno – raggiungendo i 56,99 milioni di barili al giorno. Si tratta di un incremento corrispondente a 0,12 milioni di barili al giorno rispetto alle previsioni di gennaio.
In base ai dati preliminari, il volume totale di produzione globale di petrolio nel mese di gennaio sarebbe aumentato in media di 0,0 3 milioni di barili al giorno rispetto al mese precedente – raggiungendo I 95,64 milioni di barili al giorno. Mentre la produzione di petrolio dei paesi Opec è scesa di 0,1 milioni di barili al giorno, quella dei paesi non-Opec, al contrario, è aumentata di 0,13 milioni di barili al giorno.