EUR/USD in netto rialzo in scia ai timori legati alle misure di stimolo della BCE

Martedì gli aggiustamenti di posizione e un’azione aggressiva di copertura short hanno contribuito a spingere in netto rialzo la coppia EUR/USD. Il movimento è stato innescato dai timori rispetto alla capacità del piano di stimolo della Banca Centrale Europea di provocare un’effettiva svalutazione della coppia forex alla luce di dati economici dall’eurozona superiore alle aspettative.

I trader hanno reagito vigorosamente a nuovi dati dalla Germania che indicano un tasso di disoccupazione ai minimi storici mentre la crescita del settore manifatturiero nell’euro zona raggiunge il massimo degli ultimi 19 mesi. Il PMI del settore manifatturiero in Spagna posta una lettura pari a 53,1, superando ampiamente il 51,9 previsto dagli analisti. La variazione dell’occupazione in Germania registra una flessione pari a 13.000 unità, contro le 4000 previste dai trader. Il tasso di disoccupazione nell’euro zona si attesta 10,7%, a fronte di una stima al 10,8%.

Fattori tecnici hanno contribuito al netto rialzo della coppia GBP/USD verificatosi martedì. Il movimento è stato innescato dalla formazione grafica dell’inversione del prezzo di chiusura di ieri, che potrebbe produrre un rally della durata di due o tre giorni. Guardando ai fondamentali, le notizie non sono poi così positive. Il PMI del settore manifatturiero in GB si attesta 52,7, abbondantemente al di sotto del 53,7 stimato.

Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, la Banca d’Inghilterra si è detta intenzionata ad alleggerire la pressione sulle banche britanniche per mantenere un maggiore capitale, ponendo virtualmente fine ad anni di riforme successive alla crisi, mirate a garantire una maggiore sicurezza nel settore bancario.

“Il sistema vicino a come dovrebbe essere” ha dichiarato ai giornalisti il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney. “Non sono previsti ulteriori requisiti di capitale”.

L’annuncio arriva in un momento in cui la Banca d’Inghilterra ha pubblicato i risultati dell’ultimo stress test bancario in Gb.

I funzionari della Banca centrale hanno anche fatto riferimento alle minacce potenziali in certi ambiti del mercato immobiliare e alla fragilità del mercato finanziario, concludendo peròche i fattori di rischio non sono abbastanza forti da richiedere nuovi interventi.

La volatilità del dollaro USA martedì ha innescato una reazione sui due versanti sul mercato di petrolio greggio. Nonostante il momento in cui versa il dollaro, l’attenzione dei trader rimane puntata sull’eccesso di offerta globale. Il 4 dicembre l’OPEC terrà una conferenza chiave in occasione della quale deciderà i futuri livelli di produzione. La maggior parte dei trader ritiene che il cartello confermerà gli attuali livelli di produzione.

Oltre a tutto ciò, il mercato prevede ora un calo delle riserve di petrolio greggio fino alla fine dell’anno, in linea con i pattern stagionali. Se le riserve di petrolio aumenteranno più del previsto il mercato potrebbe perforare la soglia dei 40$.

Su Comex i future sull’oro con scadenza a febbraio registrano un andamento incerto, con oscillazioni su due versanti, perlopiù se riflettendo l’azione di prezzo del dollaro USA. L’azione di prezzo è stata attribuita azioni di copertura short e agli aggiustamenti posizioni in vista del rapporto sulle buste paga del settore non agricolo è uscita venerdì, e alla riunione della Fed di fine mese.