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I dati sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti superano nettamente le aspettative, aumentando le possibilità di un innalzamento dei tassi di interesse

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Aug 25, 2016, 23:16 UTC

Durante la sessione di giovedì, i mercati finanziari hanno sperimentato un andamento ambivalente e scarso volume, con molti dei principali soggetti che si

I dati sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti superano nettamente le aspettative, aumentando le possibilità di un innalzamento dei tassi di interesse

Durante la sessione di giovedì, i mercati finanziari hanno sperimentato un andamento ambivalente e scarso volume, con molti dei principali soggetti che si sono posti ai margini in attesa del discorso che la presidente della Fed, Janet Yellen, terrà al convegno dei banchieri centrali a Jackson Hole in Wyoming, nella giornata di venerdì. I trader ascolteranno la relazione in cerca di indicazioni sulla tempistica del prossimo innalzamento dei tassi da parte della Fed. Mentre l’evento si fa sempre più vicino, le possibilità di una manovra restrittiva a settembre vengono date al 24%, quelle di un aumento dei tassi a dicembre al 57% e quelle di un loro incremento di 25 punti base a dicembre al 100%. La differenza è abbastanza ampia, ma indica che la maggiore sorpresa si manifesterebbe qualora Yellen affermasse che un innalzamento dei tassi a settembre è ancora possibile. A quanto pare, una manovra restrittiva a dicembre non causerebbe un’eccessiva turbolenza, poiché sia i compratori sia i venditori sembrano accettare questa idea.

Nel suo discorso, Yellen non deve intervenire sui tassi di interesse, poiché può risparmiare l’argomento per la successiva conferenza stampa. Tuttavia, evitare ogni riferimento creerà maggiore volatilità e incertezza sul mercato, con possibili effetti negativi per le borse.

Nella giornata di giovedì, dopo un iniziale ribasso, le piazze statunitensi hanno virato in positivo. Tuttavia, i guadagni sono stati limitati dallo scarso volume.Il Dow Jones è salito di 10 punti, lo S&P 500 è aumentato dello 0,15% e il Nasdaq si è mosso in rialzo di circa lo 0,2%.

Il dollaro è rimasto relativamente invariato, nonostante la crescente consenso intorno all’ipotesi di un innalzamento dei tassi nel 2016. Nella giornata di giovedì, durante un’intervista alla Cnbc, il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, ha dichiarato che le possibilità di una manovra restrittiva stanno aumentando.

Negli Stati Uniti, le prime richieste di sussidio di disoccupazione sono diminuite per la terza settimana consecutiva, scendendo a 261000. A luglio, li ordini di beni durevoli sono aumentati del 4,4%, più delle aspettative. Il dato è risultato tanto positivo che, secondo alcuni trader, potrebbe marcare la differenza rispetto a quanto Yellen affermerà nella giornata di venerdì.

Contro il dollaro, l’euro ha guadagnato circa lo 0,20%, salendo a quota 1,1278. La coppia EUR/USD si è mossa in rialzo, nonostante i dati sull’economia degli Stati Uniti e il deterioramento del sentimento delle imprese tedesche nel mese di agosto registrato dall’indagine Ifo. La Brexit ha pesato notevolmente sulla fiducia degli imprenditori.

La coppia GBP/USD si è deprezzata, pur trovando supporto al ribasso. Il sentimento potrebbe essere prossimo a virare in positivo, se gli investitori riducessero le aspettative di un nuovo taglio dei tassi e di ulteriori misure di stimolo della Banca d’Inghilterra a settembre. A quanto pare, va diffondendosi l’idea che il recesso dall’Unione Europea possa non essere stato tanto negativo per il Regno Unito quanto precedentemente ipotizzato.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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