Pubblicita'
Pubblicita'

Un esempio da manuale di avversione al rischio

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Feb 9, 2016, 14:06 UTC

Questa mattina, l’andamento dei prezzi sembrava essere un esempio tratto da un libro di testo sull’avversione al rischio. Le valute legate alle materie

Un esempio da manuale di avversione al rischio

risk-aversion-and-god's-mission
Questa mattina, l’andamento dei prezzi sembrava essere un esempio tratto da un libro di testo sull’avversione al rischio. Le valute legate alle materie prime, come il dollaro australiano e quello neozelandese, si sono mosse al ribasso, mentre si è osservato un rialzo dello yen. A Wall Street, i mercati sono crollati e nella giornata di lunedì il Nasdaq è sceso di 15 punti percentuali. Un record negativo dall’inizio di questo turbolento 2016. Wall Street, spaventata dalla caduta dei prezzi del greggio, che hanno perso un altro 3%, scendendo al di sotto dei 30 dollari al barile, continua porsi alla testa del fronte che sostiene che economicamente ci sia qualcosa che non stia andando per il verso giusto.

Il dollaro australiano ha perso lo 0,72% muovendosi così al ribasso di 51 punti e portandosi a quota 0,7037 mentre il dollaro neozelandese ha perso 35 punti per essere negoziato a quota 0,6593. Lo yen si è mosso significativamente al rialzo rispetto al dollaro toccando un livello raggiunto l’ultima volta nel 2014, mentre il bagno di sangue nel mercato delle equity ha alimentato la domanda di asset rifugio da parte degli investitori. A Tokyo il dollaro è sceso sotto i 115 yen mentre l’indice azionario Nikkei 225 ha perso circa il 5% sulla scia dell’andamento delle borse europee e americane fortemente condizionate dai timori relativi all’andamento dell’economia globale.

audusd tues

I mercati mondiali hanno sofferto particolarmente questo inizio tumultuoso del 2016, caratterizzato da un rallentamento dell’economia globale, in particolare della Cina, e dalla caduta dei prezzi del petrolio. Questi timori hanno spinto i traders a ricercare beni sicuri come lo yen e l’oro al fine di proteggersi dall’incertezza e da ulteriori turbolenze. Nella giornata di martedì, il rendimento dei titoli di Stato giapponesi, considerati un investimento sicuro, è sceso a zero per la prima volta nella storia.

Sempre martedì, il dollaro era arrivato a essere negoziato a 114,72 yen, dai 115,86 da cui era partito lunedì sulla piazza di New York mentre l’euro si é indebolito rispetto allo yen venendo negoziato a quota 128,74 yen rispetto ai 129,67 precedenti.

usdjpy

“C’è una vera situazione di panico” ha affermato Kaneo Ogino, direttore del centro di ricerca sul mercato dei cambi esteri Global-info Co. di Tokyo, “I fondi europei continuano a vendere la coppia dollaro-yen da questa mattina e tutto ciò ha determinato lo sfondamento della barriera delle opzioni intorno al valore di 115” .

L’indicatore trimestrale della volatilità implicita della coppia dollaro/yen, misura delle movimentazioni attese per una certa valuta nei mesi a venire, ha conosciuto un rialzo del 12,137% nella giornata di martedì, il suo livello più alto da settembre 2013, mentre lo yen si è apprezzato sul mercato valutario spot.

Con la maggior parte dei mercati asiatici chiusi per via delle festività legate al capodanno lunare, c’erano ben poche condizioni che consentissero un ampliamento delle contrattazioni, hanno affermato gli speculatori. La maggior parte dei mercati di quest’area del mondo riapriranno nella giornata di mercoledì, mentre il mercato cinese sarà nuovamente attivo la prossima settimana.

Rispetto al dollaro, l’euro è salito da quota 1,1193 a quota 1,1220, mentre un rafforzamento del sentimento di incertezza non ha fatto che alimentare i dubbi su un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed per il prossimo mese. Tale rialzo sarebbe volto a rafforzare la valuta e funzionerebbe come sprone per la domanda di asset denominati in dollari.

eurusd

“Per definizione, lo yen continua a sembrare la valuta più sicura” ha sostenuto in un intervista a Bloomberg News, Takao Hattori, analista presso Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities. “Le notizie di un mercato americano debole stanno facendo aumentare le ipotesi su un ritmo piuttosto lento di innalzamento dei tassi di interesse”

Il dollaro si è mosso notevolmente al ribasso rispetto allo yen portandosi a un livello registrato da ultimo 15 mesi fa, mentre l’abbassamento costante dei prezzi del petrolio fa aumentare la domanda per le valute rifugio. Lo scorso lunedì, la caduta dei prezzi del petrolio è stata piuttosto significativa con il  greggio americano sceso nuovamente al di sotto dei 30 dollari al barile e con il mercato che continua ad aspettarsi un eccesso di offerta rispetto alla domanda.

Lo yen, la valuta rifugio per eccellenza, ha guadagnato un punto percentuale portandosi in una condizione di superiorità rispetto al dollaro registrata per l’ultima volta nel novembre 2014. L’indice del dollaro, che misura l’andamento del dollaro rispetto alle sue sei maggiori controparti, è sceso di 0,38 punti percentuali portandosi a quota 96,667 verso la chiusura della sessione.

Non essendo prevista la pubblicazione di dati rilevanti per la giornata di lunedì, gli investitori stanno ancora facendo i conti con il sorvegliato speciale di venerdì, ovvero i risultati delle buste paga dei settori non agricoli.

 
us dollar

Sull'Autore

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'