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Sessione attiva sui mercati asiatici

Da:
Barry Norman
Pubblicato: May 5, 2016, 06:46 UTC

Dopo diversi giorni di dati deludenti dalla Cina che pesano sul dollaro australiano, i trader di questa valuta vanno rimbalzando su e giù. Tuttavia, la

Sessione attiva sui mercati asiatici

Dopo diversi giorni di dati deludenti dalla Cina che pesano sul dollaro australiano, i trader di questa valuta vanno rimbalzando su e giù. Tuttavia, la speranza di un intervento della Banca Popolare Cinese ha contribuito a sostenere l’Aussie ben al di sopra di quota 0,76. Qualche giorno fa, la Reserve Bank of Australia ha sorpreso gli investitori tagliando il tasso di interesse di 25 punti base. La valuta australiana è scesa al di sotto di quota 0,75, che per la Reserve Bank of Australia rappresenta il valore che dovrebbe essere mantenuto. Nella mattinata di oggi sono stati diffusi i dati sulle vendite al dettaglio, in aumento ben al di sopra dell’incremento previsto dello 0,4%. Inoltre, la lettura del mese scorso è stata corretta al ribalzo. Infine, il saldo della bilancia commerciale dell’Australia è risultato superiore alle aspettative, così come il deficit, pari a 2,9 miliardi di dollari. Tali dati hanno riportato la coppia AUD/USD verso i 75 centesimi, con il cambio attuale a quota 0,7491.

aussie trade data
 Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Australiano di Statistica, per la prima volta in quattro mesi, le vendite al dettaglio hanno superato le aspettative, con un incremento dello 0,4% a 24,946$ miliardi di dollari nel mese di marzo. Le vendite di caffè, ristoranti ed esercizi di cibo a portar via sono rimaste relativamente invariate, mentre quelle dei grandi magazzini sono diminuite dello 0,5%. Rispetto allo scorso anno, le vendite di articoli per la casa e vestiario e di scarpe e abbigliamento sono aumentate rispettivamente del 5,8% e del 5,2%. I dati segnano la crescita più alta di qualsiasi categoria.

Dopo aver registrato la crescita annuale più elevata di tutte le categorie nei dodici mesi fino a febbraio, le vendite dei grandi magazzini hanno rallentato notevolmente, aumentando di appena l’1,7%, il tasso più basso di ogni altra categoria.

aus retail sales
Nella mattinata di oggi, il dollaro neozelandese si è mosso in rialzo come la sua controparte australiana, guadagnando 15 punti sull’onda delle speranze per nuove misure di stimolo della Banca Popolare Cinese. In una nota, Sharon Zollner, economista senior di Anz Bank New Zealand, e Sam Tuck, stratega per i mercati valutari, scrivono che “I mercati paiono attualmente come a un crocevia, in attesa di segnali più chiari per capire se l’attività degli Stati Uniti sperimenterà un rimbalzo nel secondo trimestre o se la perdita di slancio continuerà. Gli ultimi dati hanno fornito qualche suggerimento. Sospettiamo che sui mercati vi sia una calma relativa in attesa dei dati sulle buste paga degli Stati Uniti, che verranno pubblicati nella giornata di domani.”
nzd usd
Nel corso della mattinata, il dollaro si è mosso lievemente in ribasso, contribuendo all’apprezzamento delle valute asiatiche. Il dollaro è sceso a quota 93,24.

“L’indice generale Caixin dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero cinese per il mese di aprile segna 49,4, con una riduzione di 0,3 punti rispetto al mese di marzo. Tutte le categorie dell’indice indicano un peggioramento delle condizioni su base mensile, con la produzione nuovamente al di sotto del livello neutrale di 50. Tali fluttuazioni stanno a significare che l’economia manca di una solida base per la ripresa ed è ancora nella fase di risalita. Il governo deve fare molta attenzione al rischio di un nuovo peggioramento del quadro economico.” Nella giornata di giovedì, con la pubblicazione di nuovi dati che mostrano il rallentamento della crescita del settore dei servizi cinese, i mercati asiatici hanno oscillato tra il positivo e il negativo.

Tale andamento è stato causato dalla pubblicazione dell’indice Caixin dei direttori degli acquisti del settore dei servizi cinese, che per il mese di aprile è a 51,8, continuando a segnare una fase di crescita, seppur più moderata rispetto al 52,2 di marzo. Una lettura superiore a 50 indica una crescita dell’attività, mentre un dato inferiore suggerisce una contrazione.

In Giappone, Corea del Sud e Thailandia, i mercati saranno chiusi nella giornata di giovedì a causa di festività. Nella giornata di lunedì, il Nikkei 225 ha chiuso in ribasso del 3,1%, per poi rimanere chiuso nei giorni festivi. Nelle prime ore di giovedì, lo yen ha mostrato segni di affaticamento, muovendosi in lieve ribasso rispetto ai massimi recenti. Al contempo, il dollaro ha sperimentato un netto apprezzamento a causa del leggero ottimismo circa il rimbalzo dell’economia degli Stati Uniti dopo un primo trimestre praticamente caratterizzato dallo stallo. Il dollaro si è mosso in rialzo per raggiungere i 107,11 yen, risalendo dal minimo mensile di quota 105,55 nella giornata di martedì. L’euro viene cambiato con 123,00 yen, dopo aver toccato i minimi degli ultimi tre anni a quota 121,665 nella giornata di venerdì. 

us dollar

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