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Prospettive per la sessione del Forex della mattinata di martedì

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Aug 23, 2016, 15:13 UTC

Nella mattinata di oggi, grazie al dollaro che si muove nuovamente in ribasso, le valute legate alle materie prime hanno sperimentato un rimbalzo. Il

Prospettive per la sessione del Forex della mattinata di martedì

Nella mattinata di oggi, grazie al dollaro che si muove nuovamente in ribasso, le valute legate alle materie prime hanno sperimentato un rimbalzo. Il dollaro ha ceduto 27 punti, scendendo a quota 94,25, mentre l’attenzione è completamente rivolta al discorso che Janet Yellen terrà a a Jackson Hole nella giornata di venerdì. I mercati sono in cerca di segnali sulla tempistica dell’innalzamento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Negli ultimi mesi, i membri della banca centrale degli Stati Uniti si sono divisi in merito all’andamento dell’economia e alle prospettive di elevata inflazione. Fischer, la cui opinione è solitamente concorde con quella di Yellen, ha dichiarato che la Fed è prossima al conseguimento degli obiettivi di disoccupazione e inflazione. Il vicepresidente della Fed ha, inoltre, affermato di aspettarsi che la crescita degli Stati Uniti aumenti nei prossimi trimestri.

La giornata di oggi è priva di dati rilevanti, ma vi sono numerose letture di minore importanza che potrebbero stimolare l’interesse nel trading delle valute. Nel Regno Unito, i trader avranno la possibilità di analizzare i dati sulla fiducia dei consumatori e le tendenze industriali di Cbi. I dati sul Regno Unito potrebbero causare interesse per la sterlina, con i risultati successivi alla Brexit che dovrebbero fornire qualche indicazione su come l’economia britannica stia reagendo alle turbolenze di giugno. La sterlina viene negoziata a quota 1,3186, in rialzo dello 0,41%.

I trader dell’euro avranno a disposizioni un’elevato numero di dati, riguardanti gli indici dei direttori degli acquisti dei settori manifatturiero e dei servizi, così come l’indice composito, dell’intera Eurozona. L’euro è al vertice della sua gamma di oscillazione, registrando nella mattinata di oggi un guadagno dello 0,26% che lo porta a quota 1,1346.

In Asia, nella mattinata di oggi, lo yen ha guadagnato 8 punti contro un dollaro in ribasso. La valuta nipponica continua ad apprezzarsi intorno a quota 100. A quanto pare, la Banca del Giappone non riesce a spingere lo yen in ribasso: le promesse e le minacce di Haruiko Kuroda non servono a nulla. Il programma di acquisto di titoli da parte della Banca del Giappone, il cui valore è quasi raddoppiato, sta diffondendo preoccupazione tra gli investitori, i quali temono che la banca centrale otterrà il pieno controllo dei mercati finanziari, esito che potrebbe provocare distorsioni del prezzo a causa delle continue misure espansive.

I massicci acquisti effettuati dalla Banca del Giappone renderanno più difficile per gli investitori discernere le società affidabili da quello inaffidabili. Inoltre, la politica espansiva della banca centrale nipponica crea una serie di altri problemi, tra cui un’errata allocazione dei capitali, aumentando la speculazione nel trading di titoli e riducendo gli incentivi per le imprese affinché soddisfino le richieste degli azionisti.

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Più di tre anni di ingenti misure di stimolo hanno già portato a un notevole controllo del mercato giapponese dei titoli da parte della banca centrale, con la distorsione dei tassi di interesse. La Banca del Giappone non esiterà a varare nuove misure espansive in base alle discussioni sui risultati dell’incontro sulla valutazione della politica monetaria, che si svolgerà dal 20 al 21 settembre.

I dati sull’attività manifatturiera del Giappone hanno rivelato che il settore si è stabilizzato. Ancora una volta, i nuovi ordini e le domande di esportazioni sono notevolmente diminuiti, costringendo le imprese manifatturiere nipponiche ad attuare il maggiore taglio dei prezzi dei loro prodotti dall’ottobre del 2012, al fine di attrarre nuovi clienti.

Nel secondo trimestre, la crescita del Giappone è ferma a causa del rallentamento della spesa per i consumi e della contrazione delle esportazioni, dovuta alla scarsa domanda internazionale e all’apprezzamento dello yen.

Sia l’AUD che il NZD si sono mossi in rialzo. Grazie al deprezzamento del dollaro, l’Aussie ha guadagnato lo 0,24% per salire a quota 0,7647. Dopo un discorso tenuto da Graham Wheeler nella mattinata di oggi, il kiwi si è mosso in rialzo dello 0,59%, raggiungendo quota 0,7326. Wheeler ha affermato che era escluso che i tassi non venissero modificati, poiché si rischiava di rafforzare ulteriormente le aspettative di bassa inflazione. Wheeler ha ribadito la propria fiducia nella forza dell’economia della Nuova Zelanda.

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