Nella giornata di mercoledì, il mercato valutario è rimasto relativamente calmo, aiutando l'euro e la sterlina a muoversi in lieve rialzo dai minimi
Nella giornata di mercoledì, il mercato valutario è rimasto relativamente calmo, aiutando l’euro e la sterlina a muoversi in lieve rialzo dai minimi toccati dopo la Brexit. Tuttavia, lo yen ha trovato qualche compratore a causa dei perduranti timori per il lungo periodo di incertezza nell’Eurozona e nel Regno Unito.
Con gli investitori che si preparano al vertice di 27 Stati membri dell’UE, le valute asiatiche sono rimaste stabili o si sono mosse in rialzo. Gli Stati membri dell’UE, tranne la Gran Bretagna, si riuniranno oggi a Bruxelles, dopo l’incontro con il primo ministro britannico della giornata di martedì, per discutere delle risposte da dare al referendum sulla Brexit. L’UE dovrebbe avviare un periodo di riflessione per elaborare proposte di riforma, che dovrebbero essere annunciate il prossimo marzo.
Per il secondo giorno, il dollaro è sotto pressione, spinto in ribasso dal mutamento delle aspettative sui tassi di interesse della Federal Reserve. Secondo Cme FedWatch, dopo aver apprezzato un innalzamento dei tassi nel corso dell’estate, i mercati finanziari statunitensi danno una manovre restrittiva a settembre al 10% di probabilità.
Qualora le condizioni nell’Eurozona e nel Regno Unito dovessero tranquillizzarsi, l’attenzione si sposterebbe sul cambio dollaro/yen. Sebbene le borse e le materie prime abbiano recuperato parte delle perdite seguite alla Brexit, rendendo lo yen come valuta rifugio meno attraente, il dollaro ha perso mezzo punto percentuale per scendere ai 102,28 yen, rimanendo prossimo alla gamma di oscillazione della giornata di lunedì. Dal voto di giovedì scorso, il dollaro ha perso quasi il 4% contro lo yen.
La coppia USD/JPY ha chiuso a quota 102,672, in ribasso di 0,076 punti ossia dello 0,07%. Durante un incontro tra il governo e la banca del Giappone, il primo ministro nipponico, Shinzo Abe, ha affermato: “Nei mercati permane un senso di incertezza e preoccupazione per il rischio.” Il vertice è stato dedicato alla discussione degli sviluppi dei mercati e all’attuazione di misure di salvaguardia contro l’instabilità politica.
Il dollaro australiano è rimasto immune alla pubblicazione di un rapporto che mostra come a maggio le vendite di nuove abitazioni in Australia siano diminuite per il secondo mese consecutivo. Il dato costituisce un’ulteriore prova della conclusione del recente ciclo positivo. La coppia AUD/USD ha chiuso a quota 0,7428, in rialzo di 0,0045 punti ossia dello 0,61%.
Dopo due giornate di consolidamento, il dollaro neozelandese è stato spinto in rialzo dall’incremento della domanda di asset a maggiore rendimento causata dalla calma relativa sui mercati finanziari. La coppia NZD/USD è stata negoziata a quota 0,7103, in rialzo di 0,0056 punti ossia dello 0,79%.
L’euro si è mosso in lieve rialzo sullo yen, con gli investitori che continuano a riscuotere gli utili e ad aggiustare le posizioni dopo la massiccia vendita della scorsa settimana. La coppia EUR/JPY ha chiuso a quota 113,833, in rialzo di 0,151 punti ossia dello 0,13%.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.