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Il trading sulle valute rifugio domina il mercato

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Nov 25, 2015, 18:03 UTC

Nella giornata di martedì, nei cieli della Turchia è accaduto l'inevitabile e gli investitori sono corsi al riparo. Con l'aumento dei bombardamenti sulle

Il trading sulle valute rifugio domina il mercato

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Nella giornata di martedì, nei cieli della Turchia è accaduto l’inevitabile e gli investitori sono corsi al riparo. Con l’aumento dei bombardamenti sulle posizioni dell’Isis in Siria, un incidente doveva accadere. L’aviazione turca ha abbattuto un caccia russo, che accidentalmente aveva violato lo spazio aereo di Ankara. Sale, quindi, la tensione tra l’Occidente e la Russia.

Wall Street ha chiuso la sessione di martedì in lieve rialzo, grazie al balzo sperimentato dai prezzi del petrolio. Il rialzo è stato provocato dall’abbattimento di un aereo da guerra russo da parte della Turchia. L’incidente ha accresciuto la preoccupazione per la possibile riduzione della produzione di energia nella regione.

Sia sul Dow Jones sia su S&P 500, i guadagni si sono concentrati sull’energia e sui materiali, con un balzo del 2,7% dei prezzi del petrolio – il maggiore incremento giornaliero in tre settimane – che ha condotto a un rialzo del 2,2% dei titoli energetici. La mossa ha contribuito a un generale rialzo degli altri mercati. Nelle prime ore della giornata, tutti gli indici erano in ribasso, con gli investitori travolti da una valanga di dati economici contraddittori dagli Stati Uniti e a causa dell’innalzamento della tensione internazionale, seguito all’abbattimento di un aereo da guerra russo da parte dell’aviazione turca sul confine con la Siria.

Con l’Europa che rimane al centro dell’attenzione dopo gli attentati terroristici di Parigi di una settimana fa e la proclamazione dello stato di emergenza in Belgio, si registra tensione sui mercati.

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I trader si sono velocemente diretti sulle valute rifugio, spingendo lo yen e il franco svizzero al rialzo e i titoli europei al ribasso. Gli investitori hanno cercato riparo nelle tradizionali valute rifugio a seguito dell’abbattimento di un caccia russo da parte dell’aviazione turca, che ha diffuso il timore di un confronto tra Mosca e Ankara.

Il dollaro ha perso lo 0,2% contro il franco svizzero, assestandosi a quota 1,0165, e lo 0,3% contro lo yen, scendendo a 122,50¥. Nella giornata di martedì, un F-16 turco ha abbattuto un caccia russo sul confine siriano. Per la prima volta dal 1952, un membro della Nato ha colpito un aereo russo. L’incidente ha spinto gli investitori a ritirare gli utili dei recenti apprezzamenti del dollaro e a investire su valute che, come lo yen e il franco svizzero, in tempi di incertezza geopolitica o finanziaria, vengono ritenute capaci  di risultati migliori di quelli di altre attività.

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Nella mattinata di mercoledì, lo yen ha continuato a rafforzarsi, salendo di 20 punti a quota 122,32. Al contempo, il dollaro ha perso 22 punti, assestandosi a quota 99,47. L’attenzione del mercato si è concentrata sui verbali della riunione di ottobre della Banca del Giappone. Nel corso dell’incontro del 30 ottobre, la banca centrale nipponica ha posticipato di sei mesi il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione al 2%, portandolo alla seconda metà dell’anno fiscale 2016 a causa dei bassi prezzi del petrolio. Due membri della BoJ hanno dissentito dallo scenario base previsto dalla Banca, che vorrebbe il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione del 2% nel 2017. Tale dissenso segnala una spaccatura tra i membri del comitato per la politica monetaria.

L’Aussie e il kiwi hanno potuto beneficiare del deprezzamento del dollaro, con l’AUD che guadagna 16 punti, raggiungendo quota 0,7272, e il kiwi che sale di 25 punti a quota 0,6580.

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