La Banca del Giappone è con le spalle al muro, dato che lo yen è ancora troppo forte nel quadro delle valute rifugio. Con il dollaro che, nella mattinata
La Banca del Giappone è con le spalle al muro, dato che lo yen è ancora troppo forte nel quadro delle valute rifugio. Con il dollaro che, nella mattinata di oggi, si muove in rialzo, lo yen raggiunge quota 100,69. La settimana appena iniziata è praticamente priva di eventi e di dati e con i trader ancora in vacanza. Gli eventi principali della giornata di domani saranno il discorso del governatore della Banca del Giappone, Kuroda, e l’incontro di Jackson Hole. Kuroda è stato sulla difensiva, dato che sempre più analisti sono rimasti delusi dal programma di stimolo varato dalla Banca del Giappone dal governo Abe. Secondo un’indagine della Reuters, sempre più imprese giapponesi ritengono che il piano dell’esecutivo farà ben poco per riavviare l’economia e che la Banca del Giappone non deve attuare ulteriori misure espansive. Una battuta d’arresto per gli sforzi delle autorità di politica economica e monetaria nipponiche per uscire dalla deflazione e dalla stagnazione.
Nel corso del mese, il primo ministro Abe ha varato un insieme di misure di bilancio del valore di 13,5 trilioni di yen da spendere in lavori pubblici e in altri campi, costituendo un fronte unito con la Banca del Giappone per riavviare l’economia e rafforzando le ipotesi di un incremento della spesa pubblica finanziato essenzialmente dalla banca centrale.
A gennaio, la Banca del Giappone ha sorpreso i mercati portando i tassi su alcuni depositi delle banche presso la banca centrale al -0,1%. La decisione è entrata in vigore a febbraio. Mentre la Banca del Giappone sperava che l’adozione di tassi negativi avrebbe incoraggiato le banche ad aumentare il credito, provocando un aumento della spesa e dell’inflazione, niente di tutto ciò si è ancora verificato.
Kuroda ha, inoltre, dichiarato che la Banca del Giappone considererà se modificare l’imponente programma di acquisto di titoli del valore di 80 trilioni di yen (798 miliardi di dollari) all’anno quando, a settembre, verrà pubblicata una valutazione complessiva della sua politica monetaria.
Secondo Bloomberg, nei prossimi tre mesi, lo yen probabilmente salirà al massimo degli ultimi tre anni di quota 95, dato che il Giappone potrebbe non riuscire a ottenere sostegno dalle altre economie nel limitare l’apprezzamento della propria valuta. Questo è quanto sostiene Citigroup Inc., il maggiore trader di valute del mondo.