Nella mattinata di martedì, lo yen è caratterizzato da volatilità dopo essersi mosso in ribasso nella giornata di lunedì, quando è stato negoziato al di
Nella mattinata di martedì, lo yen è caratterizzato da volatilità dopo essersi mosso in ribasso nella giornata di lunedì, quando è stato negoziato al di sopra di quota 111,00. Nella mattinata di oggi, la valuta nipponica si assesta a quota 111,09. Contro l’euro, lo yen ha perso 10 punti, raggiungendo quota 123,87. Le notizie secondo cui il primo ministro Abe intende posporre il prossimo aumento dell’imposta sulle vendite ha innervosito i trader. L’apprezzamento del dollaro ha ridotto la necessità di un intervento della Banca del Giappone per svalutare lo yen, sebbene questo rimanga più forte di quanto desiderato dagli esportatori giapponesi.
Abe non è riuscito a convincere gli altri membri del G7 a inserire nella dichiarazione conclusiva del vertice un avvertimento sul rischio di una crisi globale. Il documento non coglie, infatti, la dimensione della crisi attuale e, al contrario, dà l’impressione che il peggio sia passato. Con un linguaggio orwelliano, i paesi del G7 hanno dichiarato di “aver rafforzato la ressitenza delle nostre economie al fine di evitare di cadere in un’altra crsisi.”
Nella giornata di lunedì, con la chiusura dei mercati britannici nella giornata di lunedì, le altre piazze hanno sperimentato una sessione tranquilla con basso volume. Il calendario economico prevedeva la pubblicazione di pochi dati. Destatis ha diffuso l’indice dei prezzi al consumo della Germania per il mese di maggio, che hanno provocato una lieve variazione dell’andamento dell’euro nei confronti delle sue principali controparti. Contro il dollaro, la moneta unica europea ha raggiunto quota 1,1138, contro lo yen è stato negoziato a quota 123,82, contro il franco svizzero quota 1,1061 e contro la sterlina quota 0,7619.
Secondo Bloomberg, i dati di Eurostat dovrebbero mostrare un incremento dell’inflazione nel mese di maggio pari al -0,1% dal -0,2% di aprile. La fiducia dei consumatori è aumentata dal -9,3 del mese scorso al -7. Al contempo, sale la fiducia dei settori delle vendite al dettaglio e dell’edilizia, mentre quella dell’industria rimane invariata e quella del settore dei servizi registra una flessione.
Il kiwi si muove in rialzo, guadagnando 31 punti per venire negoziato a quota 0,6726 dopo la pubblicazione dell’indice ANZ sulla fiducia delle imprese, risultato migliore delle aspettative.