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Tecnici Dell’oro Contrastanti, Ma Sembrano Proiettati Verso I 1160$

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Feb 8, 2016, 14:10 UTC

Giovedì il mercato aurifero prosegue la sua ascesa rompendo al di sopra della resistenza offerta dalla regione dei 1150$ e raggiungendo quota 1156$. Il

Tecnici Dell’oro Contrastanti, Ma Sembrano Proiettati Verso I 1160$

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Giovedì il mercato aurifero prosegue la sua ascesa rompendo al di sopra della resistenza offerta dalla regione dei 1150$ e raggiungendo quota 1156$. Il mercato aurifero guadagna oltre 14$. A tale proposito ci sembra opportuno segnalare come il metallo giallo abbia registrato un rincaro di 30$ rispetto ai minimi della settimana postati a quota 1126,70$ sulla scia dell’odierno rilascio del rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli, rapporto che ha attirato l’attenzione dei trader. L’argento guadagna 19 punti ed é scambiato a 18,83$ mentre il palladio posta un rialzo di 19$ per attestarsi su quota 897$.

Stando a quanto riportato da Bloomberg Business quest’anno, sul  Bloomberg Commodity Index, indice dei rendimenti sulle materie prime, il prezioso ha superato le performance di tutti i suoi compagni postando un rally dell’8,9% che lo proietta al di sopra della media delle ultime 200 sessioni, scenario che non si vedeva dal mese di ottobre. Secondo Adam Finn, dirigente dei metalli preziosi presso il Triland Metals di Londra, la mossa potrebbe mostrare come i rally abbia raggiunto il suo apice. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come le tre precedenti rotture al di sopra della media a 200 giorni, nel mese successivo abbiano registrato un calo del 4,6%. Mercoledì, il metallo ha anche rotto un livello di ritracciamento di Fibonacci a 1.135$ proiettando il prezioso verso i massimi degli ultimi tre mesi a 1.156,60$ nella sessione di giovedì.

Eppure, gli analisti ritengono che la chiara rottura tecnica postata nei giorni scorsi non sia un segnale d’acquisto definitivo.

“La mossa in realtà indica come il prezioso potrebbe raggiungere i 1,160-1165$ prima di trovarsi in forte difficoltà”, queste le parole utilizzate da Cliff Green, analista tecnico indipendente.

“Non vediamo necessariamente segnali a lungo termine, ma solo una breve copertura”

Altri concordano che la regione dei 1160$ potrebbe offrire una significativa resistenza. Tale scenario comprende i massimi del 29 Ottobre postati a 1,162.36$ e un ulteriore livello di Fibonacci a 1,157$.

I tori del metallo giallo iniziano ad avviare posizioni di fronte all’ascesa del prezioso che posta i massimi degli ultimi tre mesi, tuttavia, il loro ottimismo potrebbe essere piuttosto prematuro di fronte all’incertezza dei tassi di interesse degli Stati Uniti. Nel giugno 2015 il metallo giallo si attestava al di sopra dei 1200$ quando la volatilità del mercato azionario ha spinto gli investitori a rivedere le posizioni relativi alla sicurezza.

Solitamente il metallo giallo guadagna terreno quando il dollaro statunitense si muove in ribasso e viceversa. Pertanto, il legame con i tassi di interesse é  piuttosto simile: un innalzamento dei tassi di interesse renderebbe la possibilità di detenere il lingotto più costosa, riducendo così la domanda di un bene che non produce interessi.

Il dollaro statunitense si muove in ribasso contro un paniere di valute raggiungendo quota 96.259 a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Fed di New York,  William Dudley, che vedono la prospettiva di un rallentamento economico mondiale come uno dei fattori capaci di determinare l’innalzamento dei tassi di interesse.

Secondo Caroline Bain, analista delle materie prime presso il Capital Economics “La recente forza dell’oro non sembra destinata a perdurare, siamo relativamente ottimisti per il 2016, tuttavia il metallo giallo non sembra in grado di guadagnare ulteriore terreno”

Il futuro del metallo giallo dipenderà dai dati degli Stati Uniti, il rilascio delle buste paga nei settori non agricoli, utilizzato come indicatore della salute dell’economia degli Stati Uniti e le prospettive per i tassi Fed, sarà fondamentale. Gli analisti scommettono per il 60% un taglio di 25 punti base per i tassi di riferimento USA durante il 2016.

Se il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi previsto per venerdì dovesse mostrare numeri più deboli del previsto le possibilità di un rallentamento da parte della Fed potrebbero aumentare, spingendo il prezioso in rialzo, tuttavia, Green sostiene che non c’è motivo di affannarsi.

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