Oro In Rialzo Di Fronte All’Annuncio Dell’Helicopter Money

Il mercato aurifero si muove in rialzo per tutta la giornata mostrando un rincaro di oltre 17$, tuttavia, conclude la sessione registrando la metà dei guadagni per attestarsi su quota 1.342,86$ poiché i trader attendono di conoscere la decisione sui tassi e sullo stimolo della Banca del Giappone. L’argento guadagna 270 punti chiudendo la sessione in prossimità dei massimi giornalieri a 20.265$. Il platino prende spunto dall’oro registrando un rincaro dell’1% ed é scambiato a 1.141,55$, il metallo guadagna 13,35$. Kitco ha dichiarato che il platino si é mosso in ritardo tutto l’anno sulla scia delle preoccupazioni riguardanti la crescita globale, preoccupazioni che pesano sulla domanda del metallo industriale, tuttavia il sentimento inizia a cambiare poiché gli investitori al dettaglio sono rientrati nel mercato. Prima della decisione della BoJ, che verrà resa nota venerdì, l’oro guadagna 5$ raggiungendo quota 1.346,05$, tuttavia non riesce a testare i massimi di giovedì.

La zecca degli Stati Uniti sta segnalando una domanda senza precedenti per le monete American Eagle, le sue scorte sono praticamente esaurite in soli due giorni.

Stando ai dati sulle vendite giornalieri, da quando sono state messe a disposizione le monete il 26 luglio, sono state vendute 18.400 monete. E’ la prima volta che la zecca offre monete di platino dal 2014, quando sono state vendute 16.900 monete, prodotta per la prima volta dal 2008.

I metalli preziosi si muovono in rialzo dopo che la Federal Reserve ha indicato la possibilità di effettuare un ulteriore innalzamento dei tassi di interesse entro la fine dell’anno. L’incertezza sul futuro dei tassi ha tenuto sotto controllo l’oro che, dopo la decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea, ha postato i massimi degli ultimi due anni. La Fed non é più così esplicita sul futuro dei tassi, scenario che ha spinto il prezioso a postare un pullback dal picco delle ultime due settimane.

Per quanto riguarda gli altri metalli, il palladio posta i massimi da metà ottobre a 7084 l’oncia per poi perdere lo 0,2% ed attestarsi su quota 700,22$. Il metallo utilizzato per i catalizzatori delle automobili nel mese di luglio ha guadagnato il 18% registrando la sua migliore performance mensile degli ultimi 8 anni e mezzo. I trader e gli investitori stanno ancora digerendo le dichiarazioni del Open Markets Committee (FOMC) della Federal Reserve rilasciate mercoledì che mostrano l’assenza di cambiamenti nella politica monetaria degli Stati Uniti. Tuttavia, la dichiarazione risulta leggermente dovish, inoltre, riduce la probabilità di assistere ad un innalzamento dei tassi di interesse nel mese di settembre.

A seguito della riunione FOMC, l’attenzione si é spostata sulla riunione della banca del Giappone iniziata giovedì e che terminerà venerdì. Si prevede che la BOJ annuncerà una sorta di nuovo pacchetto di stimolo della politica monetaria, scenario che potrebbe deludere i mercati asiatici che si aspettano uno stimolo piuttosto aggressivo.

I tori del mercato dell’argento hanno beneficiato dei tecnici a breve termine riacquistando un momentum rialzista. Si aspettano che la prossima rottura in rialzo possa proiettare l’argento al di sopra della solida resistenza di Luglio a 21,225$ l’oncia. Contrariamente, l’obbiettivo degli orsi si attesta al di sotto del solido supporto dei 19.00$ l’oncia. La prima resistenza é situata alla regione dei 20,585$, segue quella dei 20,70$.

Stando a quanto riportato da Sean Boyd, amministratore delegato della Agnico Eagle Mines Ltd, gli investitori che non sono riusciti a sfruttare il rally dell’oro, che nei primi giorni di luglio ha visto il prezioso postare i massimi degli ultimi due anni, possono ancora entrare nel mercato. Secondo i dati compilati da Bloomberg, nell’ultimo trimestre il margine lordo della società con sede a Toronto é stato del 52%, il maggiore tra i più grandi produttori, inoltre, è l’unico minatore che è riuscito ad ampliare i propri margini negli ultimi 5 anni.

Quest’anno il mercato aurifero ha guadagnato il 26% sulla scia di un incremento della domanda del metallo come riserva di valore crescente dettata dalle preoccupazioni relativa alla crescita economica mondiale e dalle speculazioni che vedono la Federal Reserve rallentare il suo innalzamento dei tassi di interesse. Gli acquisti del prezioso come bene di rifugio sono aumentati anche poiché gli oltre 9 miliardi di dollari di debito pubblico nei mercati sviluppati offrono rendimenti sotto lo zero. Tassi particolarmente bassi sono una manna dal cielo per i metalli preziosi.