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Mentre si riducono le possibilità di un accordo dell’Opec sulla produzione, il greggio si muove in ribasso

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Sep 27, 2016, 23:07 UTC

Nella giornata di martedì, con gli investitori che hanno ridotto le possibilità di un accordo sulla diminuzione della produzione tra l'Opec e gli altri

Mentre si riducono le possibilità di un accordo dell’Opec sulla produzione, il greggio si muove in ribasso

Nella giornata di martedì, con gli investitori che hanno ridotto le possibilità di un accordo sulla diminuzione della produzione tra l’Opec e gli altri paesi esportatori, il prezzo del greggio si è mosso in netto ribasso. Durante l’incontro informale di Algeri, l’Arabia Saudita non è riuscita a giungere a un’intesa sui livelli di produzione. A quanto pare, la distanza tra le posizioni di Riyad e di Teheran è troppo ampia per poter essere superata.

Il mercato potrebbe avere aspettative troppo alte circa questi colloqui informali. Tale considerazione ha portato il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita, Khalid al-Falih, a dichiarare alla stampa che “Questa è una riunione consultiva… Ci consultiamo, ascoltiamo i pareri, ascoltiamo il segretariato dell’Opec e anche i consumatori.”

Il ministro del Petrolio dell’Iran, Bijan Zanganeh, ha affermato: “Non è tempo di prendere decisioni.” Riferendosi al prossimo incontro informale dell’Opec, che si terrà a Vienna il 30 novembre, Zanganeh ha aggiunto: “Proveremo a raggiungere un accordo per novembre.”

I contratti future sul Wti hanno perso 1,50%, ossia il 3,27%, per scendere a 44,43$, mentre quelli sul Brent hanno ceduto 1,64$, pari al 3,5%, toccando i 45,71$ al barile.

I contratti future sull’oro con scadenza a dicembre negoziati sul Comex sono scesi a 1328,90$, in ribasso di 15,20$ ossia dell’1,13%. Il declino è dovuto agli investitori che hanno spostato capitali sul dollaro e sulle borse degli Stati Uniti dopo aver giudicato Hillary Clinton la vincitrice del dibattito con Trump, suo rivale nella corsa alla Casa Bianca. Con Clinton considerata attualmente in vantaggio, gli investitori hanno ritenuto il suo discorso più convincente e rassicurante, abbastanza da avere effetti positivi sugli asset a più elevato rendimento. Qualora Trump fosse uscito vincitore dal confronto, i mercati finanziari non avrebbero sofferto e, probabilmente, l’oro si sarebbe mosso in rialzo a causa dell’incertezza geopolitica e finanziaria.

Il dollaro si è mosso in rialzo su diverse valute, con l’euro che ha perso circa lo 0,45% contro la divisa degli Stati Uniti. Al contrario, la sterlina ha guadagnato lo 0,17%. Il dollaro si è apprezzato anche sullo yen, prima di perdere gran parte dei guadagni. Tradizionalmente, yen ed euro risentono notevolmente dell’incremento della domanda di asset a più elevato rendimento. L’AUD e il NZD hanno attratto compratori grazie ai loro maggiori rendimenti.

Per quanto concerne l’economia degli Stati Uniti, nel mese di settembre, l’indice della fiducia dei consumatori del Conference Board tocca 104,1, risultato superiore all’atteso 99,0. Tuttavia, rispetto alla lettura corretta di agosto a 101,8, l’indice è sceso. Il dato era la lettura più alta dall’ultima recessione.

Inoltre, l’indice S&P CoreLogic Case-Shiller 20-City Composite è salito del 5,0% su base annua, poco meno dell’incremento previsto del 5,1%. L’indice Markit preliminare dei direttori degli acquisti del settore dei servizi degli Stati Uniti per il mese di settembre ha registrato un’espansione, con un risultato di 51,9 a fronte dell’atteso 51,1. L’indice manifatturiero della Fed di Richmond per il mese di settembre segna, invece, -8.

Più tardi nella giornata di oggi, Stanley Fischer, membro del Fomc, terrà un discorso. Fischer appoggia completamente la presidente della Fed, Janet Yellen, ed è un noto sostenitore di un innalzamento dei tassi alla fine dell’anno. Probabilmente, i mercati reagiranno a qualsiasi dichiarazione sulla tempistica della prossima manovra restrittiva della Fed.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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