Il declino del prezzo potrebbe, poi, indicare che gli investitori stanno diventando ribassisti in attesa del discorso che la presidente della Fed, Janet Yellen, terrà nella giornata di venerdì. Alcuni trader ritengono che Yellen utilizzerà toni da falco e si schierano con quei membri della Fed che supportano le aspettative secondo cui i tassi potrebbero essere aumentati prima del previsto.
Nella giornata di mercoledì, i contratti future sul greggio con scadenza a ottobre sono stati interessati da vendite massicce a seguito della pubblicazione dei dati ribassisti dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia). Nelle prime ore di oggi, l’Eia ha annunciato nel suo rapporto settimanale che, durante la settimana conclusasi il 19 agosto, le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 2,5 milioni di barili, per un totale di 523,6 milioni di barili. Tale incremento è dovuto alla diminuzione dei fattori della produzione delle raffinerie e dal declino della produzione di benzina. Analisti e trader attendevano un calo delle scorte paria a 455000 barili.
Nel rapporto dell’Eia si legge, inoltre, che, nell’ultima settimana, le importazioni di greggio degli Stati Uniti hanno superato gli 8,6 milioni di barili al giorno, registrando un aumento di 449000 barili al giorno rispetto alla settimana precedente. Nelle ultime quattro settimane, poi, le importazioni di hanno raggiunto gli 8,5 milioni di barili, segnando un incremento del 13,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per quanto concerne i prodotti, le scorte di benzina sono aumentate di 36000 barili a fronte di un loro calo atteso di 1,2 milioni di barili. Le scorte di distillato, che includono il diesel e il gasolio per il riscaldamento, sono salite di 122000 barili, mentre gli analisti stimavano un incremento di 400000 barili.
Il Wti ha chiuso a 46,88$, in ribasso di 1,22$ ossia del 2,54%.
La chiusura delle posizioni in vista del discorso di Yellen e i dati nettamente positivi sull’economia degli Stati Uniti hanno contribuito all’apprezzamento del dollaro sull’euro. La coppia EUR/USD è scesa a quota 1,1245, prima di risalire a quota 1,1251, con una perdita di 0,0055 ossia dello 0,49%. L’euro si è mosso in ribasso nonostante i dati sull’Eurozona abbiano mostrato un’attività delle imprese stabile nel corso del mese, allentando la preoccupazione per le conseguenze negative della Brexit.