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L’Iran Ha Confermato La Sua Partecipazione Alla Riunione OPEC Per I Prezzi Del Greggio

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Aug 26, 2016, 09:40 UTC

Parlare indecisione; negli ultimi giorni gli speculatori del greggio hanno mostrato una forte confusione. Ci stiamo avvicinando al fine settimana e i

L’Iran Ha Confermato La Sua Partecipazione Alla Riunione OPEC Per I Prezzi Del Greggio

Parlare indecisione; negli ultimi giorni gli speculatori del greggio hanno mostrato una forte confusione. Ci stiamo avvicinando al fine settimana e i prezzi del greggio restano rialzisti, tuttavia, il sentimento del mercato continua ad essere ribassista. Il greggio WTI è scambiato a 46,93$ mentre il Brent è negoziato a 48,38$ e non sembrano essere in grado di ritentare i massimi di pochi giorni fa.

Stando a quanto dichiarato da Fawad Razaqzada, analista presso il City Index : “Le scosse di assestamento che hanno seguito i deboli numeri del rapporto sul greggio rilasciato mercoledì e il rafforzamento del dollaro statunitense continuano ad esercitare una pressione ribassista sui prezzi del greggio.”

Ricordiamo come un dollaro forte renda il greggio più costoso per i detentori di valute estere. Scenario che tende a smorzare i livelli della domanda e del prezzo.

Mercoledì Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti la scorsa settimana ha dichiarato che le scorte di greggio statunitense sono aumentate di 2,5 milioni di barili, numeri che mostrano una domanda carente.

Entrambi i principali mercati petroliferi si sono mossi in ribasso a seguito del rilascio della notizia confondendo così le previsioni ribassisti e incrementando le preoccupazioni sull’eccesso dell’offerta globale. Contemporaneamente, le speranze di raggiungere un accordo volto a limitare la produzione hanno inferto un duro colpo.

La scorsa settimana il greggio è entrato in un mercato toro postando un rincaro del 20% rispetto ai recenti minimi. Inoltre il combustibile ha registrato un rialzo per sette sessioni consecutive sulla scia delle notizie che vedono l’Opec e la Russia intenzionate a raggiungere un accordo per limitare l’eccesso dell’offerta.

Nelle prime tre settimane di agosto il greggio guadagna più del 20% sulla scia di un possibile accordo tra gli esportatori volto a congelare i livelli di produzione e supportare i prezzi del greggio.

Carsten Fritsch, analista senior del greggio presso la Commerzbank di Francoforte ha dichiarato “gli speculatori hanno spinto il prezzo del greggio il rialzo sulla scia delle aspettative di un congelamento della produzione, tuttavia, la possibilità che ciò accada sembra piuttosto limitata. Se tali aspettative venissero ridimensionate potremmo facilmente assistere ad un ribasso del mercato”

Giovedì la banca d’investimento statunitense Jafferies ha detto ai propri clienti che, anche in caso di un congelamento, “gli effetti sul mercato fisico potrebbero essere minimi”.

Si legge in un rapporto ” non prevediamo nessun congelamento della produzione durante la riunione OPEC, per non parlare poi di un taglio”

Giovedì il ministro del petrolio iraniano ha confermato la sua presenza alla riunione che si terrà in Algeria, dove alcuni membri OPEC prenderanno in considerazione azioni artificiali per supportare il mercato.

SHANA, l’agenzia di stampa ufficiale del ministero del Petrolio iraniano, ha riferito che il ministro del petrolio Bijan Zanganeh presenzierà a quello che è stato descritto come un incontro “a porte chiuse” ai margini dell’International Energy Forum in Algeria.

Secondo SHANA, “dicono le fonti” i membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio “probabilmente” riconsidereranno la proposta di congelare i livelli di produzione di greggio, già esaminata nei primi mesi del 2016, al fine di supportare un possibile rialzo dei prezzi.

L’Arabia Saudita ha ripreso i colloqui relativi ad un congelamento della produzione a metà agosto; aggiungendo una spinta rialzista al rally del greggio, che dagli inizi del 2016, quando si attestava al di sotto dei 30$. ha guadagnato molto terreno.

Un ulteriore supporto per il rally del greggio potrebbe emergere dallo sviluppo di un sistema di bassa pressione che si sta dirigendo verso il sud ovest della Florida e, potenzialmente, verso il Golfo del Messico.

Un uragano nella zona potrebbe frenare la produzione di greggio regionale, tuttavia, un sistema di tracciamento delle tempeste mantenuto dalla società energetica britannica BP, al momento non mostra alcuna azione.

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