Le nette perdite vengono imputate al tempo mite previsto per metà novembre, che provoca una diminuzione della domanda quando, di norma, le più fredde temperature autunnali contribuiscono a ridurre l’eccesso di scorte all’avvicinarsi dell’inverno.
Dati economici sugli Stati Uniti
La fiducia dei consumatori è a 98,6, al di sotto del 101,5 previsto l’indice composito S&P CoreLogic Case-Shiller 20-City ha guadagnato il 5,1% su base annuale.
L’oro
Nella giornata di martedì, i contratti future sull’oro si sono mossi in rialzo, con il mercato che viene a trovarsi nella condizione di poter effettuare una rottura tecnica al rialzo oltre il massimo della scorsa settimana dei 1275,90$. Il deprezzamento del dollaro contribuisce a sostenere l’oro, ma il vero motore dell’aumento del prezzo dovrebbe essere la domanda di oro fisico da parte dell’India. Le crescenti aspettative di un innalzamento dei tassi di interesse negli Stati Uniti potrebbero limitare l’apprezzamento dell’oro.
In India, la domanda aumenta a causa delle festività che si svolgeranno fino alla fine del mese, tra cui il Dhanteras e il Diwali. Queste sono due delle principali feste indù, in occasione delle quali si scambiano regali in oro.
Il greggio
Durante la sessione di martedì, i contratti future sul greggio hanno perso più dell’1%, con quelli sul Wti che hanno rotto al di sotto dei 50% al barili a seguito della pubblicazione delle prime stime sulle scorte. I dati mostrano, infatti, che il rapporto dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia di questa settimana potrebbe registrare un incremento delle scorte. Inoltre, hedge fund e gestori delegati stanno riducendo le posizioni, preoccupati dalla possibilità che l’accordo dell’Opec sul taglio della produzione possa essere in stallo a seguito della richiesta dell’Iraq di venire escluso dall’attuazione dell’intesa.
Le valute
Il dollaro viene negoziato in ribasso contro un paniere di valute, nonostante le notizie secondo cui i trader danno un innalzamento dei tassi da parte della Fed a dicembre al 78% di probabilità, più del 74% registrato nella giornata di lunedì. Nelle prime ore della sessione, i contratti future sull’indice del dollaro con scadenza a dicembre sono saliti a quota 99,09 per poi scendere a una posizione tale da provocare un modello di grafico potenzialmente al ribasso.