A metà della sessione, il Dow Jones perdeva circa 5 punti, seguito dallo S&P 500, che cedeva lo 0,06%. Il Nasdaq si è mosso in ribasso dello 0,36%.
Le cause di questo andamento negativo sono diverse. Alcuni investitori hanno giudicato l’accordo dell’Opec privo di sostanza, chiedendo maggiori dettagli. Per altri, l’intesa di Algeri potrebbe provocare un aumento dell’inflazione. Qualora ciò accadesse e se i dati sull’economia degli Stati Uniti fossero positivi, la Fed attuerebbe, forse, l’innalzamento dei tassi a dicembre.
Secondo altri investitori, era troppo presto per dare attenzione all’accordo dell’Opec, che non verrà finalizzato prima della fine di novembre. Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti avranno luogo prima del vertice dell’Opec: l’esito del voto è ancora il principale fattore in grado di influire sull’azione del prezzo. Inoltre, nella prossima settimana, verrà pubblicato il rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti. Una lettura positiva sarebbe l’ultimo dato necessario alla Fed per aumentare i tassi a dicembre.
NEL SECONDO TRIMESTRE, L’ECONOMIA REGISTRA UNA CRESCITA LIEVEMENTE SUPERIORE ALLE ASPETTATIVE
I dati sul Pil degli Stati Uniti per il secondo trimestre hanno mostrato una crescita lievemente superiore alle aspettative. Secondo il Dipartimento del Commercio, nel secondo trimestre, il Pil è aumentato a un tasso annualizzato dell’1,4% a fronte del previsto 1,3%.
Le richieste di sussidio di disoccupazione settimanali sono risultate migliori delle attese, aumentando di 3000 unità a a 260000. Il dato porta la media a quattro settimane a 256000, con un calo di 2250 unità.