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Il rialzo delle borse si conclude a causa della vaghezza dell’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Sep 29, 2016, 22:19 UTC

// Nella giornata di giovedì, le borse degli Stati Uniti si sono mosse in rialzo, con gli investitori non hanno dato più rilevanza all'accordo raggiunto

Il rialzo delle borse si conclude a causa della vaghezza dell’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione

// Nella giornata di giovedì, le borse degli Stati Uniti si sono mosse in rialzo, con gli investitori non hanno dato più rilevanza all’accordo raggiunto dall’Opec sulla riduzione della produzione. Durante la sessione di mercoledì, l’intesa aveva provocato un netto rialzo dei mercati. Inoltre, gli investitori hanno reagito negativamente ai dati sull’economia degli Stati Uniti.

A metà della sessione, il Dow Jones perdeva circa 5 punti, seguito dallo S&P 500, che cedeva lo 0,06%. Il Nasdaq si è mosso in ribasso dello 0,36%.

Le cause di questo andamento negativo sono diverse. Alcuni investitori hanno giudicato l’accordo dell’Opec privo di sostanza, chiedendo maggiori dettagli. Per altri, l’intesa di Algeri potrebbe provocare un aumento dell’inflazione. Qualora ciò accadesse e se i dati sull’economia degli Stati Uniti fossero positivi, la Fed attuerebbe, forse, l’innalzamento dei tassi a dicembre.

Secondo altri investitori, era troppo presto per dare attenzione all’accordo dell’Opec, che non verrà finalizzato prima della fine di novembre. Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti avranno luogo prima del vertice dell’Opec: l’esito del voto è ancora il principale fattore in grado di influire sull’azione del prezzo. Inoltre, nella prossima settimana, verrà pubblicato il rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti. Una lettura positiva sarebbe l’ultimo dato necessario alla Fed per aumentare i tassi a dicembre.

NEL SECONDO TRIMESTRE, L’ECONOMIA REGISTRA UNA CRESCITA LIEVEMENTE SUPERIORE ALLE ASPETTATIVE

I dati sul Pil degli Stati Uniti per il secondo trimestre hanno mostrato una crescita lievemente superiore alle aspettative. Secondo il Dipartimento del Commercio, nel secondo trimestre, il Pil è aumentato a un tasso annualizzato dell’1,4% a fronte del previsto 1,3%.

Le richieste di sussidio di disoccupazione settimanali sono risultate migliori delle attese, aumentando di 3000 unità a a 260000. Il dato porta la media a quattro settimane a 256000, con un calo di 2250 unità.

Secondo i dati del governo federale, nel secondo trimestre, gli utili societari al netto delle imposte sono diminuiti a un tasso dello 0,6%. Il declino è inferiore alle stime. Nel secondo trimestre, la contrazione degli utili societari ha spinto il reddito interno lordo in ribasso dello 0,2%.

Infine, secondo la Nar, nel mese di agosto, le vendite di abitazioni pendenti sono diminuite del 2,4%, segnando il terzo mese consecutivo di declino.

I TRADER DEL GREGGIO CHIEDONO CHIAREZZA

Il prezzo del greggio si è mosso in lieve rialzo, ma l’andamento è stato caratterizzato da volatilità, tanto da essere ambivalente. La causa principale di questa azione del prezzo instabile è da individuare nello scetticismo circa la capacità dell’Opec di attuare le misure per la riduzione della produzione, dati i numerosi tentativi non riusciti nella storia del cartello petrolifero. In particolare, i trader sono preoccupati dal contenuto generale, privo di dettagli, dell’intesa di Algeri. I trader ritengono di non poter più agire in base alle notizie giunte da Algeri senza che venga fatta chiarezza sul funzionamento della proposta e sulla sua attuazione.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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