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I Produttori Discutono Per Ridurre La Produzione Ma Di Fatto Aumenta

Da:
Barry Norman
Aggiornato: May 3, 2016, 07:43 UTC

E' stato un giorno di trading al quanto bizzarro nel settore energetico poiché il greggio inverte i guadagni postando un calo significativo. Lunedì

I Produttori Discutono Per Ridurre La Produzione Ma Di Fatto Aumenta

E’ stato un giorno di trading al quanto bizzarro nel settore energetico poiché il greggio inverte i guadagni postando un calo significativo. Lunedì mattina avevamo suggerito che i trader avrebbero venduto il combustibile poiché il mese di maggio ha aperto con una significativa presa di beneficio a seguito del rialzo del 20% registrato ad aprile. Il greggio WTI perde 1,19$ ed é negoziato a 44,73$ mentre il Brent posta un calo di 1,50$ per attestarsi su quota 45,88$.

I dati rilasciati lunedì hanno mostrato un incremento della produzione globale mentre i produttori sembravano essere intenzionati a raggiungere un accordo volto a congelare le quote. Stando a quanto riportato da Reuters, lunedì i prezzi del greggio hanno perso circa il 3% poiché la produzione dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, meglio conosciuta come Opec, si attestava in prossimità dei massimi, inoltre, il record degli acquisti speculativi del Brent, parametro di riferimento mondiale, hanno innescato una significativa presa di beneficio sulla scia del forte rally postato il mese scorso.

Un sondaggio effettuato da Reuters ha mostrato come nel mese di aprile la produzione di greggio Opec sia salita a 32.64 milioni di barili giornalieri attestandosi così in prossimità dei recenti massimi storici.

Nel mese di aprile aumentano anche le esportazioni di greggio proveniente dai campi del sud dell’Iraq e quelle via mare dalla Russia, il più grande esportatore mondiale non appartenente all’Opec. Tuttavia, stando a quanto riportato da Bloomberg News, domenica  l’Iraq, il secondo produttore del cartello Opec, avrebbe dichiarato di aver esportato 3,36 milioni di barili giornalieri nel mese di aprile, numeri che si attestano in prossimità dei massimi di novembre, mese che ha visto le esportazioni della nazione attestarsi su quota 3.365.000.

Hong Sung Ki, un analista delle materie prime presso la  Samsung Futures, ha affermato a Seoul: “Il calo della produzione é stato uno dei maggiori fattori rialzisti a cui abbiamo assistito nel primo trimestre, tuttavia, non siamo in grado di sostenerlo, pertanto, riteniamo che il forte momentum rialzista dei prezzi del greggio sia destinato a rallentare.”

I trader hanno anche preso in considerazione l’aumento di 821,969 barili delle scorte di greggio a Cushing, centro di consegna dell’Oklahoma per i future del greggio WTI, registrato nella settimana del 29 aprile.

Nel mese di aprile il Brent é aumentato del 21,5%, postando il più grande rialzo mensile degli ultimi sette anni. La scorsa settimana le scommesse riguardanti un rialzo dei prezzi del combustibile europeo hanno postato i massimi di tutti i tempi mentre le scommesse rialziste dei future e del mercato delle opzioni riguardanti il greggio WTI hanno raggiunto i massimi degli ultimi 10 mesi, alimentando così la visione degli investitori di un incremento troppo rapido.

Nelle ultime quattro settimane il combustibile ha registrato un costante rialzo sulla scia di un dollaro debole, di una moderata ripresa economica globale, in particolar modo della Cina, e di una lieve interruzione della produzione, tra cui segnaliamo lo sciopero in Kuwait.

Tuttavia, gli analisti hanno mostrato come i guadagni potrebbero essere limitati a causa della domanda ancora debole, si un surplus dell’offerta piuttosto prolungato e della natura temporanea delle interruzioni.

Lunedì i dati energetici della Genscape hanno mostrato un incremento settimanale delle scorte di greggio di oltre 800,000 barili a Cushing. Phil Flynn, analista senior di mercato  presso la Price Futures Group ha suggerito che tale aumento potrebbe essere stato dettato dalle recenti inondazioni in alcune parti del Texas.

Secondo Robbie Fraser, analista delle materie prime presso la Schneider Electric, i numeri di Genscape sulle scorte di Cushing tendono ad essere “abbastanza accurati, poiché stanno monitorando i flussi attuali degli oleodotti”.

“Tuttavia, ciò che il mercato ha veramente a cuore [American Petroleum Institute] e [Energy Information Administration] è il complessivo cambiamento delle scorte di greggio poiché tale dato è più rappresentativo dei fondamenti del mercato globale”, ha aggiunto.

I numeri rilasciati dalla Genscape riguardo alle scorte di Cushing erano più o meno in linea con quelli rilasciati mercoledì dall’EIA, tuttavia non siamo in grado di dire se il rapporto [EIA] sarà rialzista o ribassista.

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