Petrolio Analisi fondamentale del 27 ottobre, Previsioni

Il mercato ha aperto la sessione di mercoledì sotto pressione, con gli investitori che reagivano al rapporto dai contenuti al ribasso pubblicato dall’American Petroleum Institute. Il greggio ha poi trovato supporto, muovendosi in rialzo a seguito della diffusione del rapporto settimanale sulle scorte dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia). Il documento ha mostrato che, durante la settimana conclusa il 21 ottobre, le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite di 553000 unità, scendendo a 468,16 milioni di barili.

Il rapporto dell’Eia ha, inoltre, mostrato che, nell’ultima settimana, le scorte di benzina sono diminuite di 2 milioni di barili.

Le raffinerie hanno lavorato 15,6 milioni di barili di greggio al giorno, più dei 182000 della settimana precedente, producendo 9,8 milioni di barili di benzina al giorno e 4,5 tonnellate di carburante distillato.

I contratti future sul greggio hanno iniziato a muoversi in ribasso quando un’approfondita analisi del rapporto dell’Eia ha mostrato come i dati fossero fuorvianti, arrestando il rialzo indotto dalla chiusure delle posizioni provocate dal documento. Secondo gli analisiti, la contrazione di 533000 barili dellas corsa settimana si è concentrata nella costa occidentale, isolata dal resto della rete. Un’ulteriore analisi ha, infatti, rilevato che le scorte sono aumentate sia sulla costa orientale sia su quella del golfo del Messico.

Il grafico giornaliero suggerisce che la pressione di vendita potrebbe continuare durante la sessione di giovedì, annullando qualsiasi fattore di rialzo.

Tuttavia, in base alla liquidazione della posizioni long attualmente in corso e alla lieve pressione di chiusura e alla possibilità che il piano dell’Opec sulla riduzione della produzione fallisca, non si devono aspettare sorprese nella giornata di oggi.

Vi sono troppi paesi da soddisfare prima che l’Opec possa iniziare a tagliare la produzione. Al momento, la situazione è la seguente: l’Arabia Saudita sta spingedo per l’accordo, con il sostegno della Russia. Libia, Nigeria e Iran verranno tutti esentati dall’applicazione dell’accordo. La Libia ha appena riavviato la produzione. La Nigeria si sta riprendendo dagli attacchi portate da gruppi di armati ai propri impinati e l’Iran si è da poco liberato delle sanzioni internazionali. Tutti validi motivi perché questi paesi vengano esclusi dall’accordo dell’Opec. Nel corso di questa settimana, Iraq e Venezuela si sono uniti alla lista. I venditori short aggressivi stanno probabilmente scommettendeo che altri membri dell’Opec e altri produttori chiederanno di venire esentati dall’attuazione dell’accordo sulla riduzione della produzione.