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Petrolio Analisi fondamentale del 26 ottobre, Previsioni

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Oct 26, 2016, 07:16 UTC

Nella giornata di martedì, il prezzo del greggio è diminuito del 2%, con il Wti che che è sceso al di sotto della soglia psicologica dei 50$. Gli

Petrolio Analisi fondamentale del 26 ottobre, Previsioni

Nella giornata di martedì, il prezzo del greggio è diminuito del 2%, con il Wti che che è sceso al di sotto della soglia psicologica dei 50$. Gli investitori hanno chiuso le posizioni mossi dalla preoccupazione per il rapporto settimanale dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia, che verrà pubblicato nella giornata di mercoledì e che potrebbe mostrare un aumento delle scorte. Nelle prime ore della sessione di lunedì, gli hedge fund e i gestori delegati hanno cominciato a chiudere le posizioni reagendo alle dichiarazioni rilasciate dal governo iracheno nel corso del fine settimana. Baghdad ha, infatti, affermato che intende essere esclusa dal piano dell’Opec per la riduzione della produzione.

Il Wti con scadenza a dicembre ha chiuso a 49,30$, in ribasso di 1,22$ ossia del 2,41%. Il Brent con scadenza a dicembre ha terminato la sessione a 50,25$, registrando una perdita di 1,21$ ossia del 2,35%.

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PREVISIONI

Nella giornata di mercoledì, dopo aver rotto il fondamentale supporto dei 49,71$, i contratti future sul Wti con scadenza a dicembre dovrebbero muoversi in ribasso. Lo slancio al ribasso creato dalla mossa suggerisce che, nel breve periodo, il prezzo potrebbe scendere tra i 48,49$ e i 47,61$.

I contratti future sul Brent con scadenza a dicembre hanno seguito una tendenza simile, muovendosi in ribasso dopo aver superato il recente minimo dei 50,94$. Il Brent pare diretto verso un’are di ritracciamento fondamentale, compresa tra 49,96$ e 49,07$, dove potrebbe trovare supporto.

Più o meno una settimana fa, ho affermato che il greggio rappresenta un caso di applicazione della teoria del gregge: una volta che gli hedge fund avessero iniziato a riscuotere i profitti, gli altri soggetti del mercato avrebbero fatto lo stesso. Questa pare la ragione dell’attuale rottura. È bastato un solo paese che esprimesse la propria opinione sull’accordo per la riduzione della produzione. L’azione del prezzo suggerisce che altri membri dell’Opec potrebbero fare propria la richiesta dell’Iraq. Se la pressione al ribasso dovesse continuare, si avrebbe la risposta ai dubbi sulla tenuta dell’accordo dell’Opec.

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Inoltre, i prezzi dovrebbero subire la pressione dovuta all’aumento delle scorte di greggio degli Stati Uniti rilevato nel rapporto che l’American Petroleum Institute (Api) ha pubblicato nella tarda giornata di martedì. Il documento ha mostrato che, in questa settimana, le scorte sono aumentate di 4,8 milioni di barili. I trader attendevano un aumento di 2 milioni di barili. L’ultimo dato non ha, quindi, superato le aspettative, ma ha anche cancellato il calo di 5,2 milioni di barili registrato nella scorsa settimana.

Il dato sulle scorte di benzina è altrettanto negativo, a causa dell’aumento di 1,7 milioni di barili a fronte dell’atteso calo di un milione di barili.

Oltre che dalla posizione dell’Iraq, i trader sono preoccupati dalla possibilità che la Russia partecipi non completamente all’accordo dell’Opec. Inoltre, il Venezuela sta tentando di convincere i produttori esterni al cartello a ridurre la produzione in proporzione ai limiti che l’Opec deve ancora determinare.

Il rapporto sulle scorte dell’Eia, la cui pubblicazione è prevista per la giornata di mercoledì, dovrebbe registrare un aumento di 700000 barili.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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