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Petrolio Analisi fondamentale del 25 ottobre, Previsioni

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Oct 25, 2016, 07:26 UTC

Nella giornata di lunedì, il prezzo del petrolio ha perso più del 2%, prima di rimbalzare dai minimi. Il prezzo è stato trascinato in ribasso da diversi

Petrolio Analisi fondamentale del 25 ottobre, Previsioni

Nella giornata di lunedì, il prezzo del petrolio ha perso più del 2%, prima di rimbalzare dai minimi. Il prezzo è stato trascinato in ribasso da diversi fattori, tra cui le notizie secondo cui l’Iraq ha dichiarato di volersi ritenere escluso dalla riduzione della produzione decisa dall’Opec, l’apprezzamento del dollaro e l’incremento a doppia cifra del numero dei pozzi petroliferi attivi negli Stati Uniti.

Il Wti con scadenza a dicembre è sceso a 49,62$, prima di assestarsi a 50,52$, in ribasso di 0,33$ ossia dello 0,65%. Il Brent con scadenza a dicembre ha toccato i 50,50$ prima di chiudere a 51,46$, con una perdita di 0,32$ ossia dello 0,62%.

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La sessione è iniziata sotto pressione, con gli investitori che reagivano alle dichiarazioni ribassiste rilasciate durante il fine settimana. Nella giornata d domenica, il ministro del Petrolio dell’Iraq, Jabar Ali al-Luaibi, ha affermato che Baghdad, il secondo produttore dell’Opec per importanza, intende essere esclusa dalla riduzione della produzione poiché necessita di maggiori capitali per combattere lo Stato Islamico.

I dati attuali mostrano che, nel mese di settembre, la produzione dell’Iraq ha raggiunto i 4,774 milioni di barili al giorno. Tale quantità è di gran lunga inferiore ai 9 milioni di barili al giorno che l’Iraq intende produrre.

L’apprezzamento del dollaro potrebbe contribuire alla limitazione della domanda e l’aumento del numero di pozzi attivi negli Stati Uniti potrebbe avere effetti al ribasso sull’offerta.

Il rimbalzo del prezzo del petrolio dai minimi raggiunti durante la sessione di lunedì è stato sostenuto dai dati pubblicati da Genscape, secondo cui, durante la settimana conclusasi il 21 ottobre, le scorte del deposito di Cushing in Oklahoma, centro di consegna dei contratti future sul greggio, sono diminuite di circa un milione di barili.

Alla limitazione delle perdite hanno, inoltre, contribuito, le dichiarazioni del viceministro del Petrolio dell’Iran, Amir Hossein Zamaninia, il quale ha affermato che Teheran incoraggerà altri membri dell’Opec a partecipare all’accordo sulla limitazione della produzione.

La Russia ha dichiarato di aver discusso i dettagli di una possibile intesa con l’Opec. La notizia potrebbe provocare un rialzo. Tuttavia, l’aumento del prezzo del petrolio diverrebbe più probabile se la Russia decidesse di unirsi al piano per la riduzione della produzione in corso di elaborazione da parte dell’Opec.

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Previsioni

Nel breve periodo, è probabile che il prezzo del petrolio continui a subire pressione a causa della crescente incertezza circa la capacità dell’Opec di raggiungere un accordo tra tutti i suoi membri sulla riduzione della produzione. La richiesta dell’Iraq di essere escluso dal piano è stata sufficientemente negativa da portare alcuni hedge fund e gestori delegati ad alleggerire le loro posizioni long.

Il Brent è sceso dal prezzo di supporto fondamentale dei 50,94$ prima di risalire e il Wti ha superato il precedente suppoto dei 49,71$. Tuttavia, in assenza di un incremento della pressione di vendita, le possibili rotture al ribasso non sono riuscite a guadagnare trazione.

Una simile azione del prezzo suggerisce che il mercato è vulnerabile al ribasso e che un solo altro paese che effettuasse la medesima richiesta dell’Iraq sarebbe sufficiente ad arrestare il rialzo del prezzo del petrolio.

Secondo il grafico sul Brent, il migliore obiettivo al ribasso è compreso tra i 49,96$ e i 49,07$. Per il Wti, tale obiettivo varia tra i 48,49$ e i 47,61$. È probabile che tali quotazioni vengano raggiungte nel corso di questa settimana, qualora un altro paese volesse ottenere migliori condizioni sulla riduzione della produzione o se il rapporto settimanale dell’Eia avesse un contenuto negativo.

Qualora, invece, l’Iraq si persuadesse ad accettare il piano dell’Opec, il mercato petrolifero potrebber invertire al rialzo la propria tendenza.

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Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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