Oro Analisi Fondamentale per il 27 Ottobre 2016 Previsioni

Quella di mercoledì è stata per i future sull’oro una sessione spassosa. Le azioni hanno continuano a cedere terreno, il dollaro USA si è mosso in ribasso, ma i compratori non si sono fatti vivi. Nella giornata di martedì, nonostante i segnali rialzisti, il rally era entrato in stallo, ma l’azione di prezzo di mercoledì deve aver frustrato le aspettative dei trader rialzisti.

A questo punto dovrebbe essere chiaro che gli investitori non sono interessati da acquistare in scia a un rialzo. Potremmo averne conferma in settimana se continueranno a prediligere posizioni long sui minimi. Forse ai trader piace un mercato all’interno della gamma di oscillazione, lasciando intendere che hanno probabilmente accettato la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse USA nel mese di dicembre.

Se il dollaro continua a cedere terreno insieme alle borse USA, finirò inevitabilmente con il credere che, alla fine, un quadro del genere favorirà un rialzo del prezzo dell’oro.

Ulteriori fattori rialzisti sono rappresentati dalla domanda in aumento dall’India in vista delle festività e dai forti acquisti da parte degli ETF. Per costruire fondamenta solide per il prossimo rally si renderà necessaria una ripresa della domanda fisica. Le partecipazioni in SPDR Gold Trust sono salite martedì da 953,56 t a 956,83 t, in aumento dello 0,34%.

PREVISIONI

Nonostante la confusa azione di prezzo di mercoledì, ritengo che la persistente pressione sull’oro e sui mercati azionari alla fine porterà a una nuova un’ondata di acquisti di oro. Per stimolare il prossimo rally, però, si rende necessaria una forte iniezione di liquidità.

Dopo la recente rottura ribassista, i fondi speculativi potrebbero essersi allontanati dall’oro, movimentando i propri capitali verso i mercati di petrolio greggio, gas naturale e caffè. Ulteriori vendite sui mercati di petrolio e gas naturale potrebbero liberare una quantità di liquidità sufficiente per investire in oro nel breve termine.

Se entro breve non arriverà nuovo denaro, i trader in possesso di posizioni long speculative potrebbero gettare la spugna, tanto più nel caso in cui i rendimenti dei titoli del Tesoro USA dovessero tornare a salire. Nessuno vuole fermarsi troppo a lungo su un mercato che non produce rendimenti.

Da un punto di vista tecnico, invece, il prezzo rimane compresso fra 1260,10 $ e 1277,50 $, a segnalare il clima di indecisione e un imminente aumento di volatilità. Ritengo infatti che sul mercato stia per ritornare una forte volatilità, ma non sono sicuro in questo momento quale ne sarà la direzione. Conosciamo il quadro complessivo dei fondamentali, ma ciò che più ci interessa è l’azione di prezzo.

Ciò detto, tenetevi pronti per investire su entrambi i versanti del mercato poiché, una volta iniziata, l’azione di prezzo sul mercato dell’oro potrebbe rivelarsi rapida e furibonda. Sul fronte rialzista, il principale obiettivo successivo si trova a 1297,70 $, ma un’ondata di vendite potrebbe magari spingere il mercato fino a 1218,50 $.

Ritengo che il fattore scatenante potrebbe essere un movimento deciso dei rendimenti dei titoli del Tesoro. Questa settimana i trader potrebbero infatti reagire al rapporto sui beni durevoli di giovedì e, in misura ancora maggiore, ai dati preliminari sul Pil attesi per venerdì. La prossima settimana, l’1 e il 2 novembre, si terrà una riunione della Fed, mentre per il 5 novembre sono attesi i dati sulle buste paga dei settori non agricoli.

Posso affermare con convinzione che tanto più lungo il mercato rimarrà all’interno della gamma di oscillazione, tanto più probabilmente osserveremo movimenti di dimensioni importanti.