Gas Naturale Analisi Fondamentale per il 26 Settembre 2016 Previsioni

Analisi e suggerimenti:

In seguito a un’ondata di coperture short che ha spinto fuori dal mercato i trader più deboli e i prezzi ai massimi plurimensili, il mercato del gas naturale è crollato azzerando i guadagni di inizio settimana. Quando venerdì sui mercati è tornata la calma, i future sul gas naturale con scadenza a novembre si attestavano 3,013$, in ribasso di 0,048 $ (-1,57%). I future sono in ribasso da inizio settimana del 0,26%.

La pressione di vendita è stata alimentata sia da fattori tecnici che fondamentali. Da un punto di vista tecnico, i venditori hanno dato seguito al pattern grafico potenzialmente ribassista – massimo crescente/chiusura decrescente – del giorno precedente.

Sul fronte dei fondamentali, gli investitori hanno reagito al rapporto dell’agenzia di informazione sull’energia USA (EIA), che in riferimento alla settimana conclusasi il 16 settembre ha segnalato un incremento di scorte leggermente superiore alle aspettative. Inoltre, i venditori potrebbero essere stati influenzati anche da un cambiamento nelle previsioni meteorologiche, che indicano un calo delle temperature.

Dietro all’imponente ondata di vendite potrebbe esserci stato qualcosa in più dei fondamentali. Questo lo si capisce guardando l’azione di prezzo. Secondo quanto da me sostenuto a inizio settimana il mercato era pronto per uno Short Squeeze, questo in base al rapporto settimanale Commitment of Traders della Commodity Futures Trading Commission.

In base a questi dati i fondi speculativi hanno aumentato esponenzialmente le posizioni long e i venditori short hanno coperto in maniera espressiva. Quando i compratori hanno spinto il mercato verso una serie dei precedenti massimi a 3,060-3,067, non hanno potuto far altro che spingere il mercato oltre costringendo alla copertura i rimanenti trader su posizioni short.

In molti sostengono che il mercato continuerà a salire fino a che non verranno spinti fuori dal mercato anche i venditori short più forti. Ritengo sia ciò che è avvenuto la scorsa settimana. L’azione di prezzo suggerisce che, più che di nuovi acquisti, si tratta dell’uscita di vecchie posizioni short. Una volta esaurite le vendite, i fondi speculativi hanno deciso di uscire da alcune loro posizioni dando il via alla ritirata.

Il movimento della scorsa settimana, che ha spinto il mercato su livelli che non si vedono da mesi, ne è una conseguenza positiva. Ha esteso il “campo da gioco” in rialzo, un segnale che ritengo porterà i prezzi ben oltre i 3,116 $ prima della fine dell’anno.

Avvicinandoci al periodo della “calma” fra ottobre e dicembre, gli incrementi alle riserve dovrebbero rallentare considerevolmente a causa dei tagli alla produzione recentemente riscontrati. Inoltre, non si parla più di un problema di stoccaggio, il che fa pensare a un calo dell’offerta. Tutto ciò di cui c’è bisogno ora per provocare un prossimo rally è l’arrivo delle basse temperature.

Sfortunatamente per i trader rialzisti di breve termine, ritengo che il mercato debba scendere ancora per dare ai compratori una chance a livelli di prezzo migliori. Salvo un eventuale sorpresa sul fronte domanda/offerta, non vedo per quale motivo, ora che i servizi meteorologici non prevedono l’arrivo di basse temperature, i fondi speculativi rialzisti debbano puntare al rialzo agli attuali livelli di prezzo. I trader rialzisti dovranno perciò avere pazienza, lasciando che il mercato scenda fino a quando la domanda torni a salire con l’arrivo dell’inverno.

Il fronte ribassista potrebbe essere interessante, ma non agli attuali livelli di prezzo e non dopo la rottura di giovedì/venerdì. E’ anche leggermente più rischioso perché saranno presto pubblicate le previsioni a 90 giorni e, qualora si preveda un abbassamento delle temperature, potreste rimanere intrappolati con in mano posizioni ribassiste.

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